Terni, Todini: ”Su Aidas imbarazzante silenzio dell’Amministrazione comunale”

Il candidato sindaco della lista civica Il Cammello, Franco Todini, va all’attacco dell’Amministrazione comunale sulla vicenda della cooperativa Aidas. Ed ha gioco facile nel farlo, visto che nel corso degli anni in cui si è sviluppata la (assurda) crisi della cooperativa, sindaco e assessori non hanno mai rilasciato una dichiarazione ufficiale. Per Todini si tratta di un “silenzio imbarazzante” che porta a galla la necessità di chiarire i rapporti tra politica e mondo della cooperazione sociale.

Il comunicato di Franco Todini della lista civica Il Cammello: 

“Sono ormai tredici le mensilità non percepite dalle lavoratrici e dai lavoratori della Coop. sociale AIDAS di Terni, che opera nel settore dell’assistenza agli anziani. L’AIDAS fino a qualche mese fa occupava circa 170 persone e tutt’oggi ne occupa circa 80, tra soci lavoratori e dipendenti. Non una sola parola di solidarietà è stata spesa in tutto questo tempo dal Sindaco e dai suoi assessori a questi lavoratori che, dopo tredici mensilità non pagate, sebbene stremati, continuano ad assicurare il funzionamento dei servizi.

Nè il minimo interesse è stato espresso verso un’azienda che, per le sue professionalità e la sua capacità operativa, rappresenta certo un grande patrimonio per l’intero territorio. La struttura di Collerolletta, modernissima e riccamente attrezzata, consta di oltre 7.000 mq e può ospitare 90 anziani dando occupazione a diverse decine di lavoratori. Eppure è rimasta, con grave nocumento non solo per l’Azienda cooperativa e i lavoratori ma anche per l’economia dell’intera città, chiusa per un provvedimento dell’ASL poi dichiarato illegittimo da parte del Consiglio di Stato. Anche in questo caso nessuna parola da parte dell’Amministrazione Comunale.

La coop. AIDAS dispone di 173 posti autorizzati che rappresentano, anche in questo caso, un patrimonio non solo per l’azienda ma anche per gli anziani del nostro territorio. Notizie di stampa di qualche giorno fa ipotizzano che con il trasferimento degli anziani attualmente ospitati al Tiffany a Collerolletta si potrebbero perdere 60 posti autorizzati che potrebbero essere dalla Regione attribuiti a strutture del territorio perugino. Ebbene, anche a fronte di questo pericolo, il Sindaco e la sua giunta non hanno speso una parola.

Un silenzio eloquente, ostentato con imbarazzo, che evidenzia la necessità di chiarire fino in fondo l’origine del potere di qualche ex consigliere comunale che si è trasformato in “oligarca” e che pretende di controllare tutta la cooperazione sociale ternana. E’ ora di affermare l’assoluta supremazia delle istituzioni (e quindi della pluralità degli operatori) sull’economia, anche quando veste i panni della cooperazione sociale. Occorre inoltre che le amministrazioni pubbliche (ASL e Comune) svolgano, come gli compete, un ruolo di maggior controllo circa il rispetto dei capitolati dei milionari appalti assegnati alle cooperative e vigilino con maggiore attenzione per il rispetto dei contratti nazionali per i soci e dipendenti delle cooperative che vi lavorano”.

Stampa