Terni, Università, Lucidi (M5S): “I corsi del polo ternano non valorizzano le nostre eccellenze”

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stefano-lucidi-movimento-5-stelleStefano Lucidi, senatore umbro del Movimento 5 Stelle, dice la sua sulla vicenda Università, prendendo spunto dai recenti eventi, ovvero l’incontro che si è svolto al polo ternano con Roberto Battiston dell’Agenzia Spaziale Italiana, al quale erano presenti sia la presidente della Regione Catiuscia Marini che il rettore Franco Moriconi. Ma chiama in causa anche Gianluca Rossi, senatore ternano del Pd ce proprio sulla vicenda si era a sua volta espresso.

”Il Rettore Moriconi – dice Lucidi – dichiara colpe non sue e dice che i giornali non ci aiutano. Stesso discorso per la Presidente Marini che si scaglia a mani basse contro i giornali che non fanno a pieno il loro dovere se danno voce a certe considerazioni. (…) Su tutti le dichiarazioni del Senatore Gianluca Rossi, secondo cui Terni non è una città a vocazione universitaria ma non rientra appieno nemmeno fra quelle città che fanno scelte selettive e coerenti con il proprio contesto economico e sociale e investono nella presenza universitaria per rafforzare il tasso di conoscenza e il proprio sistema produttivo, attraverso l’alta formazione, la ricerca e l’innovazione : “Il fatto che dopo 130 anni di storia siderurgica a Terni non ci sia la facoltà o dipartimento di Ingegneria meccanica è un assurdo storico e politico- dice Lucidi – . Non aule e qualche lezione surrogata da Perugia. Ma una intera facoltà di ingegneria meccanica in cui gli studenti possono diventare dei progettisti nel settore della meccanica e dell’acciaio. L’unica città del centro Italia che possa arrogarsi questo diritto.Il fatto che a Terni non ci sia la facoltà o dipartimento di chimica è un altro assurdo storico e politico. Il Centro ricerche di Terni nel periodo di massima attività contava circa 600 persone, di cui circa 200 tra laureati e diplomati, provenienti da tutte le parti d’Italia.Quindi caro Senatore Rossi, Terni rientra a pieno titolo in quelle città dove c’è il presupposto unico per la creazione di una università e cioè l’eccellenza data dal capitale umano”.

Poi l’affondo alla Marini: “Dovrebbe spiegare – dice perché il suo partito regala 80 milioni di euro all’Istituto Italiano di Tecnologia nel brevissimo periodo per realizzare un progetto a scatola chiusa, cosa che fa impallidire ogni ricercatore dell’Università italiana. Che poi diventano circa 1 miliardo spalmati in più anni, e pensare che l’IIT è uno dei centri più contestati proprio dalle università che con la metà dei fondi raggiungono il doppio di pubblicazioni scientifiche”. Lucidi quindi scende nel dettaglio della situazione ternana: “Come fa uno studente ed una famiglia ha ritenere appetibile il polo di Pentima se non siete riusciti neanche a riaprire la mensa? E i soldi che avete buttato nell’ISRIM per poi abbandonarlo? Qualche hanno fa la facoltà di Agraria di Perugia fu inserita tra le migliori italiane anche perché riusciva, a detta degli studenti: a garantire molti corsi Erasmus agli studenti. Perché Marini e Di Girolamo allora non capitalizzano l’area di Pentima per quello che è: un campus universitario naturale sfruttando la palestra attrezzata esistente con campo di basket e tennis al coperto con superficie in parquet! e sistemando i campi sportivi all’aperto e con possibilità magari di realizzare anche alloggi universitari. Probabilmente non sanno neanche che gli edifici di Pentima sono inseriti in un progetto del Ministero dei Beni Culturali perché progettati dall’architetto Enrico Del Debbio nei primi anni ’60. Pensa un po’!”

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