Terni, vicenda Aidas in Consiglio comunale, sfiorata rissa tra Bartoli e Piccinini

Ieri pomeriggio, nel corso del Consiglio comunale, sono intervenute alcune socie-lavoratrici della cooperativa Aidas (che si trovano senza stipendio da oltre un anno) chiedendo un’audizione dai consiglieri. I lavori dell’assemblea sono stati allora interrotti per permettere l’incontro al termine del quale è stato approvato all’unanimità un atto di indirizzo con cui si sostiene “l’assoluta necessità d’intervento da parte del Prefetto per sbloccare una situazione drammatica”. Nel corso dell’audizione si è però verificato un duro scontro verbale, che sembrava poter finire in rissa, tra il consigliere Pd Sandro Piccinini e Francesco Bartoli della lista civica Democrazia diretta. Bartoli ha accusato il Partito Democratico e i consiglieri di “aver paura della verità” mentre Piccini ha ribattuto accusandolo di essere “provocatore”.

Questo è il comunicato stampa di Francesco Bartoli con la sua versione dei fatti:

“Ieri ero presente in Consiglio comunale su espressa richiesta delle lavoratrici che stanno facendo lo sciopero della fame, così come ero già stato da loro incaricato di presenziare al colloquio avuto con il prefetto la settimana scorsa.

Sono entrato nella saletta dopo che le lavoratrici presenti mi hanno chiesto espressamente di seguirle, e poco dopo è entrato il consigliere Piccinini che rivolgendosi a Finocchio ha affermato che la mia presenza era inopportuna in quanto non ero un dipendente dell’Aidas. Ho chiarito ai presenti che la mia presenza era stata chiesta dalle stesse lavoratrici sedute al mio fianco che chiaramente hanno confermato, pertanto Finocchio ha acconsentito alla mia presenza.

Dopo una prima introduzione della rappresentante sindacale che ha illustrato le questioni più urgenti da risolvere, ho posto il problema principale: quello del conflitto di interesse ormai chiaro a tutti tra la posizione di Sandro Corsi e delle lavoratrici Actl che ancora risultano essere socie della cooperativa Aidas ed in grado in quanto maggioranza di pilotare le decisioni dell’assemblea a loro piacimento, e se corrispondeva al vero la notizia che il comune di Terni ha concesso gratuitamente un terreno a Sandro Corsi per costruire una residenza per anziani, a cui mancherebbe per essere operativa solo le autorizzazioni, guarda caso quelle che fanno parte dell’attuale patrimonio dell Aidas.

A questi miei interrogativi nessuno ha risposto e il presidente Finocchio, in evidente difficoltà, mi ha detto che non ero autorizzato a parlare. A quel punto per evitare ulteriori discussioni e per rispetto delle lavoratrici sono uscito dalla stanza, affermando a voce alta che il comportamento tenuto era ridicolo e che loro erano ridicoli. Nell’uscire dalla stanza passando al fianco del posto dove era seduto Piccinini lo stesso mi ha aggredito verbalmente, urlandomi che ero un provocatore con una veemenza che è stata ben immortalata dalle foto scattate dai giornalisti presenti. Ho risposto in modo fermo ma educato che il loro comportamento è conseguente alla loro paura che emerga tutta la verità di questa vicenda.

C’è qualcuno che ama chiamarsi democratico ma poi vorrebbe mettere il bavaglio a tutti, le proteste quando non portano il marchio del Partito democratico sono fatte da provocatori, da arruffapopolo, quando la protesta non è concertata con il Partito democratico va bloccata in ogni modo appigliandosi a regolamenti e a conflitti di interesse inesistenti. Ma se invece è un dirigente del Partito democratico che viola in modo plateale il conflitto di interessi come sta facendo Sandro Corsi allora va tutto bene.

La realtà è che il Partito democratico non è abituato ad affrontare una opposizione dura in grado di smascherare gli affari e gli sprechi in modo plateale e questo crea disagio in chi per anni ha potuto fare a Terni il bello ed il cattivo tempo.

La vicenda Aidas assomiglia sempre più a quei film americani su quei finanzieri senza scrupoli che giocano con fusioni e acquisizioni sulle spalle degli azionisti: secondo noi di Democrazia diretta l’arroganza rampante di una certa categoria di politici e finanzieri è come un’infezione di una ferita: se non si cura rapidamente (magari con mezzi drastici) si allarga e infetta l’intero organismo sociale.

Queste cose le abbiamo sempre dette e condannate e sempre lo faremo anche in consiglio comunale. Chi accusa il nostro attivismo di strumentalizzazione politica si è già dimenticato le cene elettorali organizzate in favore dell’attuale Sindaco Di Girolamo da tutte le cooperative che godono di appalti comunali , compresa l’Aidas? Sono ridicoli le loro minacce non fanno più paura a nessuno e noi non indietreggeremo di un millimetro.

Ieri ero in Consiglio comunale perché chiamato da altri cittadini e ci tornerò ogni volta che qualcuno me lo chiederà senza nessun timore. Cari consiglieri del Partito democratico, se la mia presenza vi crea disagio, sono problemi vostri, iniziate a farci l’abitudine perché sarà cosi nel prossimo Consiglio comunale, state sereni”.

TERRENO ACTL Nel comunicato Bartoli fa riferimento ad un terreno “concesso gratuitamente dal Comune di Terni ad Actl per costruire una residenza per anziani”. Il presidente della cooperativa, Corsi, aveva parlato di una vecchia ipotesi di edificare una nuova residenza per anziani nel corso di un’intervista con Terni Oggi ed aveva affermato che il terreno era di proprietà Actl già dalla fine degli anni ’90 (non ci sarebbe quindi stata alcuna donazione da parte dell’attuale Amministrazione): qui l’intervista.

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