TerniEnergia ha presentato a Londra il Piano Industriale 2014-2016: internazionalizzazione e crescita

Questa mattina TerniEnergia ha presentato a Londra il Piano Industriale 2014-2016. Un piano approvato dal Consiglio di Amministrazione con cui l’azienda di Nera Montoro quotata in Borsa e attiva nei settori dell’energia da fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e del waste management, punta ad affermarsi tra i maggiori player a livello internazionale nel settore di riferimento grazie al nuovo modello di business e all’integrazione della struttura finanziaria.

Rivolgendosi alla comunità finanziaria internazionale presente a Londra, il presidente e amministratore delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, i consiglieri di amministrazione Paolo Ricci e Fabrizio Venturi e il direttore finanziario Paolo Allegretti, hanno illustrato obbiettivi e strategie. Nel triennio viene stimato un utile di 43 milioni di euro, è previsto un incremento delle attività internazionali in particolare nei Paesi emergenti con domanda di energia in forte aumento, e la dimensione dei singoli progetti tenderà a crescere.

Linee strategiche. “Il nuovo piano industriale prevede il rafforzamento del processo di internazionalizzazione, con focus strategico sugli impianti di dimensione industriale e il consolidamento di partnership e sinergie con operatori industriali e finanziari caratterizzati da elevato merito creditizio. TerniEnergia manterrà la proprietà (piena o in JV) della maggior parte degli asset, al fine di assicurare ricavi stabili e ricorrenti nel lungo periodo. I nuovi investimenti saranno concentrati nel settore dell’efficienza energetica che si stima in forte crescita, con significative marginalità ed elevato tasso di innovazione tecnologica”.

“Il Piano evidenzia l’importanza dell’attività di EPC, anche grazie all’accordo raggiunto con Prelios SGR e con l’advisor Power Capital per la costituzione del Fondo immobiliare chiuso denominato RA (Renewable Assets), destinato a investire sulla nuova asset class costituita dagli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili”.

“TerniEnergia è il partner tecnico industriale del Fondo RA con target di raccolta a 100 milioni di euro in due tranche da 50 milioni e una leva superiore al 60%. Il Gruppo, all’inizio del 2014, apporterà al Fondo RA impianti di sua proprietà per circa Euro 70 milioni di enterprise value, trattenendo quote del Fondo pari a circa il 5%. La restante liquidità del Fondo sarà utilizzabile per nuovi progetti che TerniEnergia svilupperà e realizzerà nel mondo per poi gestirli direttamente. Il nuovo modello prevede la costruzione di impianti su incarico di soggetti investitori che ne acquisiscono la proprietà e ne conferiscono a TerniEnergia la gestione, consente di ridurre la posizione finanziaria netta e autofinanziare gli interventi pianificati con i flussi di cassa generati dall’attività industriale e dalla cessione degli impianti agli investitori”.

“Il nuovo piano industriale 2014-2016 punta ad accelerare la strategia di focalizzazione delineata col piano baseline lo scorso anno, attraverso l’innovativo modello di accesso al capitale, il rafforzamento della produzione di cassa e la stabilità dei margini nel periodo di piano”.

Le cifre. “TerniEnergia prevede al 2016 un consistente aumento dei ricavi e della profittabilità e, contestualmente, un contenimento della PFN e una crescita della generazione di cassa; nel 2013 è previsto un utile netto pari a circa euro 7 milioni, con il mantenimento dell’equilibrio finanziario. Il Piano stima una crescita del valore della produzione (CAGR 2014-16) del 35% con obiettivi intermedi pari a Euro 136 milioni nel 2014, Euro 201 nel 2015, Euro 248 nel 2016”.

“L’utile netto totale nel triennio è previsto di circa Euro 43 milioni, con obiettivi pari a Euro 8 milioni nel 2014, Euro 15 milioni nel 2015 e Euro 20 milioni nel 2016. L’EBIT è atteso in crescita da Euro 14 milioni nel 2014, a Euro 23 milioni nel 2015 fino a Euro 30 milioni nel 2016, in equilibrio con la struttura finanziaria. L’Ebitda margin nel periodo di piano si prevede costante e pari a 14,5%”.

“Grazie alla nuova struttura la Posizione Finanziaria Netta è stimata in miglioramento e pari a circa Euro 68 milioni nel 2014, a Euro 60 milioni nel 2015 e, infine, a Euro 52 milioni nel 2016; in particolare il rapporto PFN/Patrimonio netto si ridurrà a 1,6x nel 2014, a 0,81x nel 2015, a 0,60x nel 2016. Il rapporto PFN/EBITDA diminuirà da 3,44x del 2013 a 2,07x del 2015 fino a 1,45x del 2016. L’ammontare totale degli investimenti previsti nel periodo è pari a Euro 16,5 milioni dedicati ad attività di ESCO con la formula del Finanziamento Tramite Terzi (FTT)”.

“La generazione di cassa tra il 2014 e il 2016 prevede target annuali rispettivamente di Euro 31,6 milioni, Euro 42,5 milioni e Euro 41,9 milioni grazie al previsto miglioramento dei risultati operativi e all’oculata gestione del circolante che caratterizzerà il nuovo modello di business. Viene confermata una politica di remunerazione degli azionisti che per il triennio 2014-2016 prevede di proporre al Consiglio di Amministrazione una distribuzione di circa il 50% dell’utile netto”.

La roadmap. “Il modello operativo che realizzerà il piano mantiene e valorizza le 3 unità di business grazie alle quali si ottiene una piena diversificazione organizzativa e di competenze:

– Independent Power Producer dedicata alla Power generation

– Integrated Energy Solutions focalizzata nell’EPC e system integration, nell’efficienza energetica attraverso Lucos Alternative Energies

– Environmental Resources Solutions per impianti a biomasse, recupero pneumatici fuori uso, bonifiche, depurazione delle acque”.

“Nel triennio 2014-2016 la Società incrementerà le attività internazionali selezionando le aree geografiche di intervento e concentrandosi in particolare su:

– paesi emergenti caratterizzati da domanda di energia in forte crescita

– mercati caratterizzati da domanda di sostituzione delle fonti di approvvigionamento energetico e di efficienza dei sistemi elettrici

– aree geografiche prossime al raggiungimento della grid parity o in alternativa aree nelle quali è possibile operare attraverso PPA (power purchase agreement)”.

“Il processo di internazionalizzazione è già stato avviato; la Società prevede a breve il lancio di importanti progetti in Ucraina, ha avviato lavori per la costruzione di una centrale di grandi dimensioni in Sudafrica e nelle prossime settimane è atteso l’esito del terzo bid del governo sudafricano per la realizzazione di grandi centrali fotovoltaiche”.

“La dimensione dei singoli progetti continuerà a crescere e privilegerà partner e clienti di elevato standing per consentire nuove modalità per l’accesso ai capitali”.

“Con il piano industriale 2014-16 TerniEnergia si adegua all’evoluzione del mercato, assicurando ai grandi clienti IRR double digit, con rischi contenuti per l’investitore, grazie a un controllo totale del processo industriale, la minimizzazione dell’impatto dell’investimento e la conduzione tecnicamente efficiente dell’impianto. La Società sarà in grado anche di sviluppare il financial packaging per una diversificazione efficace rispetto a mercati maturi come l’immobiliare. TerniEnergia massimizza la valorizzazione dei progetti operando con grande competenza su tutte le fasi: dal project development all’EPC e al build, operate and transfer (BOT), fino all’attività di power generation e all’O&M”.

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