Tevere-Nera, nuova legge regionale su tutela idrogeologica. Venturi: ”Ternani cittadini di serie B”

Il Consiglio regionale dell’Umbria Umbria si appresta a varare la nuova legge che ridisegna il sistema dei consorzi e dei sistemi di bonifica regionali, da poco approvata dalla Giunta. A pochi giorni dall’approdo in Consiglio arrivano le proteste da parte del Comitato No Tassa Tevere-Nera e dal consigliere comunale d’opposizione ternano, Leo Venturi. Quest’ultimo definisce la nuova legge regionale in materia di tutela idrogeologica e bonifica, una truffa che suddivide i cittadini umbri in due categorie: quelli di serie A e quelli di serie B. Infatti, anche in queste settimane, stanno arrivando le notifiche di pagamento dell’odiata tassa Tevere-Nera e, secondo il consigliere, dopo la nuova legge, non cambierà nulla.

Venturi. Afferma Venturi che “dopo un anno di ritardo la Giunta sforna una legge truffa che certifica un dato: in Umbria ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Come il solito, i cittadini ternani sono inseriti nella categoria B perché con questa legge, se non modificata dal consiglio, saranno costretti a pagare anche in futuro il balzello, oltre 20 milioni di euro negli ultimi dieci anni, che sta raggiungendo in questi giorni 110 mila cittadini e imprese. L’assessore all’Agricoltura Fernanda Cecchini si sforza nell’affermare che il nuovo disegno di legge ‘riordina anche il sistema dei contributi a garanzia dell’equità del prelievo a carico dei cittadini umbri’. Quanto affermato dall’assessore è una vera falsità contro la quale ci batteremo per difendere la dignità dei cittadini ternani”.

“Occorre una generale mobilitazione – prosegue il consigliere – per modificare la proposta della Giunta regionale e il comitato non si sottrarrà nel promuovere una diffusa protesta su tutti i territori interessati al balzello. Basta con il politicismo e con l’ipocrisia di un’azione amministrativa assoggettata agli interessi di pochi che sta minando il futuro della stessa Regione e con i partiti maggiori, Pd e Pdl, uniti da un unico obiettivo, mantenere la tassa. I sindaci che amministrano i cittadini di serie B si caratterizzano per il totale silenzio che non è altro che la condivisione degli ordini che vengono dall’alto senza rendersi conto che i territori che amministrano sono ormai stanchi di essere espropriati anche della loro dignità”.

“Siamo di fronte ad un’ingiustizia insopportabile – continua Venturi –  e la tassa Tevere-Nera è solo l’esempio più clamoroso e odioso di una politica che concentra diritti, opportunità e centri direzionale in alcuni territori regionali a discapito degli altri vedi sanità, università, sedi istituzionali e direzionali, Umbria mobilità ne è un esempio, sulle infrastrutture, cultura e turismo lasciando il nostro territorio in balia degli eventi altri su alcuni comparti quali quelli della chimica, della siderurgia e  del commercio alcuni pressoché scomparsi altri in forte rischio sopravvivenza”.

“Nei prossimi giorni – conclude il consigliere – ci sarà chi tenderà a banalizzare i problemi relegandoli nella ricerca di un consenso elettorale ma quest’odiosa tecnica sarà spazzata dalla realtà che vede migliaia di cittadini in fila per pagare il balzello e con la quasi certezza che non ci sarà futuro per la città visto il crollo dei settori portanti dell’economia ternana e della stessa Umbria. Tutto ciò non ci spaventa, tutt’altro e saranno le prossime iniziative, che illustreremo in una conferenza stampa, a dare il senso che il bicchiere è ormai colmo e che la mobilitazione sarà totale e forte”.

Critiche al No Tevere-Nera. Critiche nei confronti del movimento No Tassa Tevere-Nera sono già state espresse dal direttore del centro studi Malfatti, Emanuele Pettorossi: “Ad un anno dalle elezioni amministrative i promotori del ‘No Tevere Nera’ ripartono con i soliti, demagogici, slogan di battaglia, in preparazione della campagna elettorale amministrativa 2014, e per la corsa all’accaparramento dei seggi a Palazzo Spada”.

“La mia personale perplessità – continua Pettorossi – nasce dal fatto che questi soggetti si accaniscono con tale persistenza contro il Consorzio di Bonifica Tevere Nera, un ente con una gestione snella, che esegue lavori e realizza opere per mantenere un elevato livello di sicurezza idrogeologica del nostro territorio, mentre non dedicano il benché minimo interesse per quei tanti enti inutili che spesso hanno cronici buchi di bilancio o sono gestiti in modo approssimativo. E allora mi convinco che questi soggetti non hanno a cuore le finanze pubbliche, i costi sostenuti dai contribuenti, il buon governo o il bene comune, ma solo gli slogan finalizzati ad ottenere un posto nella prossima tornata elettorale, cavalcando qualsiasi cosa che sia sentita dalla pancia del popolo, e non importa se per ottenere qualche votarello si rischia di smantellare un servizio di pubblica utilità, che al più potrebbe essere migliorato (cosa non è possibile di esserlo?)”.

“Da cittadino – conclude Pettorossi – credo fermamente che chiunque si dedichi alla nobile arte della politica dovrebbe impegnarsi, assiduamente, per questioni che veramente riguardano il bene dei cittadini, tutti, e non solo di quei due o tre che devono presentarsi come candidati per l’ennesima lista civica che garantisce una poltroncina”.

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