Ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva e manca il numero legale, scoppia la polemica

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Il consiglio comunale nella seduta di oggi pomeriggio si è sciolto per mancanza del numero legale, subito dopo l’illustrazione del primo punto amministrativo. In aula, al secondo appello, erano presenti 18 consiglieri di maggioranza e due d’opposizione (Venturi e Maggiolini). Prima dell’illustrazione del punto sul Centro Servizi Maratta, il presidente del consiglio Giorgio Finocchio aveva anche indicato l’opportunità di una conferenza dei presidenti dei gruppi e dell’ufficio di presidenza, da far svolgere al termine dell’esame dei punti amministrativi, per verificare l’opportunità di redigere e discutere un nuovo atto d’indirizzo sulla questione del riordino delle province, alla luce delle ultime novità in materia. Tutto questo non è stato possibile a causa delle assenze.

Sullo scioglimento della seduta di oggi per mancanza del numero legale è scoppiata un’aspra polemica. C’è stato un primo commento a nome dell’Udc e della Lista Baldassarre: “Neanche nell’ultima seduta prima della pausa estiva – hanno scritto in una nota i consiglieri dei due gruppi – la maggioranza è riuscita a mantenere il numero legale: evidentemente i punti all’ordine del giorno non erano di loro interesse. Ci auguriamo – hanno continuato Udc e LB – che i lavori consiliari riprendano quanto prima per dare una risposta non solo a questi punti amministrativi, ma anche ai tanti atti d’indirizzo presentati da tempo e non trattati o ai quali la giunta non ha dato seguito”.

A tale ricostruzione ha fatto seguito la replica del presidente del gruppo del Pd Giampiero Amici: Le cose non stanno nei termini esposti dall’opposizione. Alcuni consiglieri di minoranza, infatti, dopo aver partecipato alle fasi iniziali della seduta e ai lavori delle commissioni in cui hanno anche votato i punti all’ordine del giorno, hanno abbandonato volontariamente l’aula, con una scelta che appare inopportuna e priva di sensibilità. Tra l’altro – dice ancora Amici – proprio nelle sedute di commissione e della conferenza dei presidenti, era stato convenuto un impegno politico per garantire il numero legale sui punti amministrativi, proprio in considerazione delle assenze dovute anche al periodo di ferie. Una parte dell’opposizione non ha inteso rispettare quest’impegno, dimostrando così di essere inaffidabile politicamente e di far prevalere gli interessi di parte su quelli della città. L’interesse di questi consiglieri d’opposizione, a quanto pare – conclude Amici – sembra invece essere quello di assicurarsi con una minima presenza in aula, l’erogazione del gettone di presenza”.

Immediata la controreplica di Lb e Udc: “Le accuse rivolte da Giampiero Amici nei nostri confronti sono di una gravità inaudita. È falso che i nostri gruppi consiliari abbiano mai, in qualunque sede, assunto, in relazione alla seduta del consiglio comunale del 30 luglio 2012, un impegno politico volto a ‘garantire il numero legale sui punti amministrativi […] in considerazione delle assenze dovute anche al periodo di ferie’. Addirittura all’ultima riunione dei capigruppo, cui forse il consigliere Amici si riferisce, non è potuto essere presente nessun esponente della Lista Baldassarre né dell’UDC. Le affermazioni, poi, secondo cui i consiglieri dei nostri due gruppi avrebbero quale proprio interesse ‘quello di assicurarsi con una minima presenza in aula, l’erogazione del gettone di presenza’ non meritano nemmeno una smentita: i cittadini sanno bene con quale dedizione, con quale costanza e con quale attivo e propositivo impegno al servizio del bene comune abbiamo sempre partecipato, fin dall’inizio della consiliatura, ai lavori del consiglio comunale”.

“Forse il consigliere Amici – prosegue la nota di Lb e Udc – è nervoso e frastornato a causa dell’ennesima figuraccia rimediata, in diretta televisiva, da un centro-sinistra che ancora una volta ha dimostrato di non essere minimamente in grado di governare la città. O forse è semplicemente confuso a causa del caldo torrido di queste ore. In ogni caso – conclude la nota – non è certo diffondendo dichiarazioni tanto offensive nei confronti della minoranza quanto per nulla corrispondenti alla realtà che risolverà i gravissimi problemi della sua maggioranza”.

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  • Acongiu7

    Per non voler prendere le parti nè della maggioranza,nè della minoranza l’unica riflessione che mi viene da fare è la seguente.Qousque tandem abutere patientia nostra?Siamo veramente stufi di questi buffoni che recitano come in una rappresentazione la commedia delle parti.E’ ora di finirla di pensare ognuno al proprio orticello invece che al bene della città!!!!Vergognatewvi tutti,compresi queli che conosco personalmente!

  • Machestrano

    quindi chi ci governa va da chi è opposizione, chiedendo di sostituire quelli di maggioranza che invece di lavorare vanno in vacanza, poi messi di fronte alle loro responsabilità se la prendono con gli altri. Roba da matti!
    Ma quando se ne vanno ‘sti pagliacci?