Vendite auto in picchiata ma la Provincia di Terni aumenta l’Ipt: acquisto ancora più caro

Il mercato dell’auto è in picchiata: se in Europa le cose non vanno bene, con un calo di vendite pari ad un -4,9%, in Italia vanno ancora peggio, si registra -6,6%. C’è la crisi ovviamente, ma ci sono anche i costi esorbitanti per mantenere un’automobile: tra benzina (continui aumenti di accise), Rc auto (tra le più care del mondo), bollo, manutenzione, pedaggi e parcheggi, in un anno per un’autovettura di media cilindrata si spendono oltre 4.500 euro.

Da fine agosto la Provincia di Terni ha deciso di metterci il carico: per acquistare un’automobile, sia nuova che usata, aumentano i costi. Tutto questo grazie alla delibera di Giunta numero 130 del 30 agosto scorso con cui si aumenta l’Ipt, dal 20 al 30%.

L’Imposta provinciale di iscrizione e trascrizione, che si calcola in base ai kilowatt del mezzo, passa dai vecchi 4,2143 euro ai nuovi 5, 47 euro. A conti fatti, su un utilitaria (la categoria più venduta) da 62 kw, si passerà da 261,2866 euro a 339,14 euro. Su un’auto di media grandezza da 90 kw si passerà, invece, dai vecchi 379,287 euro ai nuovi 492,30 euro. Infine, su una berlina dalla potenza di 110 kw, il costo dell’Ipt sarà di 601,70 invece di 463,573 euro.

Perché questo aumento? Nella delibera viene spiegato: “A causa della situazione di difficoltà economica dell’ente provinciale, si rende opportuna una manovra di aumento della tariffa base dell’I.P.T.”. Nella delibera viene precisato che “l’intervento di incremento comporterà un maggiore introito per le entrate tributarie dell’ente stimabile nell’ordine di 450.000,00 euro annui”.

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