ZTL di Terni: giusta o da modificare? Confimpresa lancia referendum, Rc: ”Strumentalizzazioni”. Sondaggio

Lo storico Caffè Rendez-Vous ha chiuso per sempre (qui l’articolo) suscitando grande clamore, sorpresa e amarezza tra i cittadini ternani. La malinconia ha però ben presto lasciato il posto alle polemiche. Il proprietario del locale, spiegando le ragioni che lo hanno portato alla sofferta decisione di chiudere i battenti, aveva tirato in ballo anche la ZTL, giudicandola uno dei fattori che aveva penalizzato la propria attività. Molti cittadini si sono così divisi in due fazioni: da una parte coloro che ritengono infondate tali critiche ritenendo la ZTL assolutamente non dannosa per le attività economiche; dall’altra quelli che sostengono invece che una Zona a Traffico Limitato chiusa anche nelle ore serali e notturne allontani clienti e persone dal centro storico.

Il dibattito è ben presto diventato politico e sta per assumere i connotati di una richiesta di referendum. A prendere questa iniziativa è Francesco Bartoli, esponente di Confimpresa che in una nota spiega: “Da diverso tempo sosteniamo che la blindatura del centro storico di Terni fortemente voluta dall’assessore Bencivenga ha costituito e costituirà il colpo di grazia per il commercio del centro di Terni. La chiusura del Rendez Vous ne è l’ulteriore prova , e purtroppo ne siamo certi non sarà l’ultima. Sono anni che chiediamo una concertazione tra l’amministrazione e i commercianti su tutte le tematiche che riguardano il centro e direttamente o indirettamente il commercio”.

Gli assessori competenti – continua Bartoli – in modo arrogante rifiutano qualsiasi confronto. Per questo ci siamo stancati di elemosinare appuntamenti ed abbiamo avviato da circa un mese come Confimpresa unitamente al coordinamento dei commercianti del centro il ricorso a forme di democrazia diretta previste dallo statuto comunale. E’ stato quindi formalizzata la costituzione di un comitato promotore di referendum consultivo per chiamare i cittadini Ternani ad esprimersi su importanti temi che riguardano la regolamentazione di un nuovo orario per la ZTL , su un ampliamento delle zone pedonali all’interno della ZTL ed altri argomenti che riguardano da vicino le sorti del commercio del centro di Terni , e quindi del futuro della città”.

L’auspicio di Confimpresa è quello di dar vita ad un “referendum day” nel quale i cittadini si esprimano, oltre su ZTL, anche su altri quesiti referendari compreso quello della rinuncia all’incenerimento promosso da un comitato di cui fa parte sempre lo stesso Bartoli (qui l’articolo).

A stretto giro è arrivata la replica del giovane esponente di Rifondazione Comunista di Terni, Alessandro Stella che bolla le posizioni di Bartoli come strumentalizzazioni della chiusura del Rendez-Vous per calvacare “l’onda della ZTL millantata dai soliti noti quale grande e asfissiante problema per la sopravvivenza delle attività commerciali del centro”.

Per Stella “il Rendez Vouz è stato, fino a quando è rimasto aperto (pochi giorni fa), uno dei locali più frequentati del centro, raramente vuoto e posto a non più di 150-200 metri dal varco della ZTL. La ZTL del Comune di Terni ha a malapena i parcheggi per i residenti, strade spesso strette, ed una dimensione ‘ridicola’: si può girare a piedi da un varco all’altro in non più di 10-15 minuti a passo lento. Razionalmente, se alcuni locali del centro (e non solo) sono spesso vuoti o semi-vuoti, la risposta è purtroppo molto banale: aumenta quotidianamente la percentuale dei disoccupati e cassaintegrati”.

“Riguardo ai negozi in difficoltà – continua Stella – le principali cause vanno ricercate da una parte nella migliore competitività dei prezzi della grande distribuzione, dei discount, dei mercati settimanali, dall’altra dai carissimi ed insostenibili affitti che i commercianti si ritrovano a dover pagare. Non può essere messa in discussione la vivibilità di un centro storico assai piccolo, in una conca ternana già pesantemente martoriata dal traffico veicolare: oltre 80 auto ogni 100 abitanti. Si può invece, a mio avviso, intervenire con più decisione, nel rendere meno esosi i parcheggi a pagamento posti a margine della ZTL e soprattutto disincentivare l’utilizzo dell’auto, incentivando seriamente lo sviluppo e la fruibilità dei mezzi pubblici e delle biciclette a noleggio. L’Assessore Bencivenga, ha fino ad oggi dimostrato buon senso, nel mettere in primo piano la vivibilità del centro cittadino, pedonalizzando anche alcune piazze. Non ho difficoltà – conclude l’esponente di Rifondazione Comunista – a pensare che questo suo percorso prosegua e si sviluppi sino alla fine della legislatura”.

La questione sembra destinata a scaldare gli animi cittadini nei prossimi mesi.

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