Appalto Asl Terni: vince cordata ternana guidata da Actl ma ribasso anomalo congela assegnazione

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Le attese, per quell’appalto da 40 milioni di euro in 3 anni con opzione di rinnovo biennale per altri 30 milioni di euro, erano molte. Alla fine, ad aggiudicarsi la gestione dei servizi socio sanitari delegati dall’Asl 4 di Terni è stata la cordata di cooperative ternane con capofila l’Actl di Sandro Corsi. L’Ati locale, che già gestiva quei servizi essendosi aggiudicato l’ultimo bando risalente a 13 anni fa, ha superato i nove partecipanti iniziali, divenuti quattro alle battute finali. L’offerta economica presenta però un ribasso tecnicamente anomalo e per questo l’assegnazione sarà, almeno temporaneamente, congelata.

L’apertura delle buste, che ha decretato la vittoria della cordata ternana, è avvenuta ieri pomeriggio in via Bramante ad opera del direttore amministrativo dell’azienda sanitaria, Roberto Filistauri. Quattro soggetti (singole società o Ati cioè Associazione temporanea imprese) sono arrivati al rush finale: l’Ati ternana formata da Actl, Cultura e lavoro, Oasi sport Libertas, Casaligha, Cipps, Alba, il Quadrifoglio; l’Ati formato da Seriana di Cesenatico e Aidas di Terni; la coop sociale Elleuno di Casale Monferrato e infine, l’Ati tra la cooperativa lucana Auxilium e la Nuova Sair di Roma. All’apertura delle buste contenenti l’offerta hanno partecipato solamente le prime due in quanto la cooperativa piemontese e l’Ati lucano-laziale non hanno superato lo sbarramento al 50% sui singoli punteggi dei sette criteri presenti nel bando. La prima riguardo l’organizzazione del personale e le prestazioni aggiuntive, la seconda, invece, in merito ai mezzi di trasporto.

Alla fine, quindi, la vittoria se la sono contesa la cordata ternana (che ha conseguito i punteggi più elevati per quanto riguarda gli aspetti tecnici) e la coppia Seriana-Aidas. Ad aggiudicarsi il bando è stato il gruppo guidato dall’Actl, che ha presentato un’offerta di 40.299.285 inferiore a quella di base (42.465.000 euro) del 5,1%. La seconda, invece, aveva presentato un offerta di 41.786.560 euro inferiore dell’1,6% rispetto alla base d’asta. Proprio il ribasso troppo elevato impedisce però alle cooperative ternane di brindare. Come riporta Il Messaggero, secondo la normativa europea prevista per questo genere di gare pubbliche, si deve procedere alla media ponderata di tutti i ribassi presentati per valutare se la percentuale vincente possa essere ritenuta regolare. In questo caso è considerata anomala e l’Ati perdente potrebbe presentare ricorso al Tar. A questo punto, probabilmente, l’Asl richiederà all’Ati ternana ulteriori spiegazioni circa il ribasso. Spiegazioni che dovranno convincere la coppia Seriana-Aidas: in caso contrario, potrebbe ricorrere al Tar: a quel punto sarebbe tutto congelato fino al pronunciamento del tribunale.

Il presidente dell’Actl, Sandro Corsi, esprime comunque soddisfazione per la vittoria ottenuta: “Sono e siamo felici per noi e per le altre cooperative sociali ternane. L’aver gareggiato – ha riferito al Corriere dell’Umbria – in un lungo percorso con le più grandi aziende italiane con fatturati anche dieci volte maggiori dei nostri ed aver primeggiato sia sulla parte progettuale che economica, ci riempie di gioia soprattutto perché potremo dare stabilità e tranquillità, in un momento di drammatica crisi, ai nostri attuali e futuri soci lavoratori. Credo che sia un bel segnale per le imprese ternane”.

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