Assessori Bencivenga e Fabbri: ”Centro cittadino di Terni è vivo, ZTL ha favorito commercio”

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La chiusura dello storico caffè Rendez-Vous (qui l’articolo) ha portato nuovamente al centro dell’attenzione la crisi del commercio, in particolare le difficoltà degli esercizi commerciali del centro. Da tempo associazioni di categoria chiedono all’amministrazione comunale di prendere provvedimenti e la chiusura dello storico locale ha scatenato polemiche soprattutto contro la ztl. Per alcuni cittadini e molti commercianti, la zona a traffico limitato dovrebbe essere aperta nelle ore serali e notturne. Di parere contrario molti cittadini oltre che la stessa amministrazione comunale. Oggi con una nota congiunta gli assessori alla Viabilità e al Commercio, rispettivamente Luigi Bencivenga e Maria Bruna Fabbri, hanno voluto fare il punto della situazione. In sostanza per gli assessori la situazione del centro cittadino è positiva avendo, nel 2012, fatto registrare un aumento di esercizi commerciali. Inoltre le difficoltà economiche delle attività non sono attribuili alla ztl, che al contrario avrebbe favorito le attività in centro, ma a dinamiche molto più ampie di livello internazionale. Infine, per Bencivenga e Fabbri chi oggi propone modifiche alla ztl, lo fa strumentalmente.

Per i due amministratori “il centro cittadino di Terni è una realtà viva, luogo di incontro e di attrattiva per tutto il territorio. Una vitalità che vede nel commercio uno dei suoi pilastri fondamentali. Dobbiamo continuare a lavorare per rafforzarlo e fronteggiare gli effetti di una crisi pesantissima, di portata Europea”. Bencivenga e Fabbri, a supporto delle proprie posizioni snocciolano questi dati: “Nel 2012 i dati relativi all’andamento delle aperture e delle chiusure degli esercizi commerciali in città evidenziano che, ad oggi, sull’intero territorio comunale si sono registrate 128 nuove attività e 105 cessazioni, e ancor più nel dettaglio, in centro si sono avute 59 nuove iniziative e 55 chiusure: un saldo positivo che differenzia la situazione di Terni da quella di molti altri comuni”.

I due assessori aggiungono che “i dati, oltretutto, devono essere collocati nello scenario di grave crisi che l’Italia e l’Europa, si trovano a fronteggiare: una crisi che sta producendo effetti pesanti sul sistema economico e nelle condizioni di vita della popolazione. Come Paese abbiamo i redditi più bassi d’Europa e da questo consegue una brusca caduta dei consumi. La riduzione di spesa delle famiglie è legata alle dinamiche macroeconomiche quali disoccupazione, diminuzione dei redditi, imposizione fiscale, prospettiva di crescita dell’inflazione e incertezza sul futuro ma, non si può trascurare che , nel contempo, si stia affermando una rivisitazione del concetto stesso di consumi e una ricerca di nuovi stili di vita, prioritariamente ispirati a comportamenti più sostenibili. Occorre inoltre sottolineare che esiste un dato in controtendenza: la crescita del consumo on-line”.

“Per effetto di questo scenario macroeconomico – affermano i due assessori – tante sono le questioni aperte in materia di commercio che interessano anche i diversi livelli istituzionali e condizionano le prospettive del comparto. Basti pensare al tema delle liberalizzazioni, della semplificazione amministrativa, delle difficoltà di accesso al credito, della necessità di una nuova legge regionale di settore, di una rivisitata disciplina in materia di Feste popolari, della creazione di reti d’impresa e della centralità di politiche legate alla vivibilità dei centri urbani”.

“Per la rilevanza e la complessità dei temi in campo tutti i livelli istituzionali sono chiamati ad adoperarsi per favorire la tenuta e se possibile la ripresa del commercio. Emerge anche che gli operatori, insieme con le associazioni di rappresentanza, si devono confrontare con i mutamenti in essere, ricercare quindi nuove formule e canali per promuovere l’offerta commerciale, mettere tra le assolute priorità l’innovazione e la capacità di fare sistema e costruire reti d’impresa nelle diverse forme che la normativa oggi consente”.

I due assessori sostengono che “in questi anni l’amministrazione, su tali tematiche, ha ricercato ed attuato il confronto, il dialogo ed una progettualità condivisa, nell’intento di costruire risposte adeguate. La crisi mette a nudo proprio la necessità di ridefinire i contenuti e le forme dell’azione da parte delle Istituzioni ma richiede anche una nuova capacità di relazione da parte di tutti i soggetti, al fine di interpretare i bisogni in modo compatibile con i profondi mutamenti. E’ per questo che appare quantomeno riduttiva e fuorviante una analisi delle difficoltà del commercio locale imperniata solo sui temi della Ztl e delle politiche di marketing urbano”.

“Sul tema del marketing urbano – affermano ancora Bencivenga e Fabbri – per il quale si rammenta che è previsto un significativo ruolo di proposta e di progettualità soprattutto da parte delle associazioni di categoria, si fa presente che in stretta sinergia e collaborazione con queste ultime, con le autonomie territoriali e con singole imprese, si sono realizzati importanti obiettivi: la rivitalizzazione di fiere appartenenti alla tradizione popolare che, nei giorni festivi, hanno portato consistenti flussi di persone in centro, le tre edizioni di Terni On con un crescendo nella qualità delle iniziative realizzate, gli importanti eventi sportivi di rilevanza anche internazionale realizzati sempre nel cuore della città. In cantiere ci sono altri progetti finalizzati alla promozione della offerta integrata del nostro centro urbano”.

“Proprio in vista delle festività natalizie, ieri si è tenuta una riunione con tutte le associazioni di categoria e i referenti della società Eventi srl per condividere le iniziative da realizzare per animare e scaldare l’atmosfera natalizia in città. Nonostante la crisi, anche in virtù della scelta innovativa (da alcuni definita temeraria) di appaltare l’organizzazione degli eventi a soggetti esterni, anche per le festività natalizie si è potuta arricchire e migliorare la qualità delle iniziative che, in quei giorni, animeranno le principali piazze e vie del centro cittadino”.

Infine “per quanto attiene la Ztl che prende il via dal 2005 e i provvedimenti per il traffico adottati da questa amministrazione non si può negare che abbiano contributo a rafforzare il centro cittadino come luogo di incontro, passeggio e acquisti commerciali. In questi anni sono state portate avanti politiche volte alla pedonalizzazione e alla sicurezza, ma nel contempo si è consentito alle attività commerciali ed ad pubblici esercizi di affermare la propria presenza con una migliore regolamentazione del carico e scarico, con l’eliminazione del doppio senso di circolazione in alcune arterie fondamentali, di occupazione del suolo pubblico. Si tratta di provvedimenti assunti dalla giunta in maniera collegiale e condivisa, provvedimenti che non sembra opportuno metterli in discussione solo perché c’è chi vuole strumentalizzare e vuole sacrificare sull’altare della crisi la regolamentazione delle auto in centro, un provvedimento assunto e adottato da tutte le città d’Europa che vogliono essere tali”.

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  • Andred

    Faccio davvero fatica a leggere che il centro cittadino è vivo. Mai vista tanta tristezza nei negozi …sono vuoti e sempre più ne stanno chiudendo ….ma di quale città parlano??

    • Marco

      Suppongo che la vivacità del centro non sia solo proporzionale alla gente che compra nei negozi, ma soprattutto sia data da chi vive il centro, chi passeggia per le sue vie, gode degli eventi e delle manifestazioni sociali e culturali. Capisco che viviamo in una società consumistica ma non esageriamo.

      • Andred

        manifestazioni sociali e culturali? Si, ma quali?

        • Marco

          Dire che Terni sia attualmente una città senza vita socio-culturale è voler fare critiche a prescindere. Di eventi ce ne sono moltissimi, se proporzionati ad una città di medie dimensioni, di background prettamente industriale e soprattutto se ricordiamo come fino ad una decina di anni fa non c’era veramente niente, e Terni era la classica città dormitorio.

  • Silve Paolo

    in qualunque citta di questo paese si vede e si sente la crisi,forse a terni leggermente di piu!!e la cosa bella che in centro si vedono piu stand del pd che negozi…e ce chi ancora crede a questa sinistra

  • Zizoudavid

    “per gli assessori la situazione del centro cittadino è positiva avendo, nel 2012, fatto registrare un aumento di esercizi commerciali” …come dargli torto,  vengono aperti 15 negozi di cineserie al giorno!…corso vecchio, una delle vie più belle e storiche, si è rimpito di soli negozi cinesi, che di economia fanno girare solo la loro…

  • E noi paghiamo questa gente per farci dire tutte queste cacchiate tutte insieme ??? MA IN QUALE CITTA VIVONO ???

  • Maurikmid

    Se per la rivitalizzazione del centro l’amministrazione intende consentire nuovamente oltre che al riposizionamento della tristissima baraccopoli di piazza del popolo,quello di concedere posteggio alle postazioni ambulanti dei venditori abusivi di paccottiglia di ogni genere…zucchero filato ,mosciarelle,palloncini e spettacolini di musicanti e saltimbanchi da circo Zoppe’ saremo a posto per santificare le Feste!

  • leo

    il pericolo più grande per una comunità è quello di verificare che chi  l’amministra non è in grado, per incapacità o per scelta, di guardare la realtà per come appare. Il centro si sta svuotando e la qualità dell’offerta commerciale sta peggiorando. Intere zone sono deserte e insicure, piazza del mercato ne è un esempio, ma tutto ciò sembra una normale situazione a cui occorre abituarsi. In un momento di crisi sarebbe opportuno conciliare le diverse esigenze dei residenti, dei visitatori del centro e dei commercianti, senza rigidità ma con l’obiettivo di salvare terni. Sarebbe opportuno che chi ha le leve del comando della città si cimenti su questi aspetti ricercando soluzioni percorribili e non dire “che tutto va bene”, questo, mi rendo conto, è pretendere troppo!!!

  • Silve Paolo

    oltre che un amministrazione corrotta incapace e indecente sono anche dei burrattinai arroganti!!mi auguro che quando questa agonia della nostra citta finira con la fine di questa amministrazione noi cittadini saremo in grado di produrre una vera alternativa a tutta questo manipolo di corrotti!

  • Pedrorodriguez84

    Bencivenga è palesemente un incapace e si dovrebbe solo dimettere e restare in silenzio per il restante tempo che gli rimane.
    Non per nulla si è buttato prima col sindacato ( FISMIC) e poi in politica , avendo toppato la sua carriera lavorativa in AST , dove ha prodotto più danni del terremoto dell’Emilia , come può testimoniare chi lo ha conosciuto in quell’ambito.