Terni, sindaco indagato, M5S: “Di Girolamo è l’incarnazione della questione morale”

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Trenta-De Luca-Pococacio M5SL’indagine sull’affidamento dei lavori di trasporto del percolato dell’ex discarica di vocabolo Valle è partita da una segnalazione del Nop. Ora il sindaco smantella proprio quell’organismo e giustifica tale decisione con una menzogna. E’, in sintesi, quanto sostiene il Movimento 5 Stelle di Terni che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa per affrontare la questione morale a cui hanno partecipato i consiglieri comunale Thomas De Luca, Valentina Pococacio e Angelica Trenta.

Thomas De Luca ha affermato: “Al di là della questione giudiziaria, c’è un’anomalia ternana che vede il sindaco cancellare l’organo interno al Comune (il Nop) da cui è partita la segnalazione per la vicenda che lo vede indagato”. Il riferimento è al fatto che dal Nop (Nucleo operativo anticorruzione, sciolto con delibera di Giunta ad inizio febbraio) era arrivata la segnalazione dell’acquisto scriteriato da parte del Comune di due serbatoi per raccogliere il percolato che sono però risultati inidonei (con conseguente sperpero di 48 mila euro). E secondo il pentastellato la questione dei serbatoi e quella degli affidamenti frammentati (che sono al centro dell’indagine della magistratura) sono collegate.

Giustificando lo scioglimento del Nop, il sindaco aveva scritto in un comunicato che “le procedure di anticorruzione adottate da questo Ente e gestite in autonomia dal suo responsabile non hanno fatto emergere in questi mesi situazioni di criticità”. Per De Luca si tratta di una menzogna, visto che l’indagine della magistratura sarebbe partita proprio dal Nop. Secondo il consigliere M5S “Di Girolamo è l’incarnazione della questione morale. Continua a mentire come ha fatto sulla salute pubblica, non è più credibile. Se ci sarà un rinvio a giudizio, per lui sarà obbligatorio fare un passo indietro, dimettersi”.

Valentina Pococacio ha detto: “Vorremmo che il sindaco ci dicesse se negli anni passati altre anomalie sono finite all’attenzione della Procura. A nostro giudizio ci sono state altre anomalie, non sappiamo se con profili penali ma noi ci siamo trovati di fronte ad appalti in proroga da diverso tempo quando la normativa non lo consentirebbe. Parliamo ad esempio degli appalti sulle mense scolastiche ed i servizi sussidiari. Tutto questo, se non penale, è inopportuno, arreca danni al pubblico”.

Angelica Trenta ha affermato: “E’ da tempo che proponiamo atti per migliorare la condizione etico-morale. Chiediamo l’applicazione della carta di Pisa ma che è ormai un feticcio al punto tale che, quando la nominiamo, alcuni consiglieri di maggioranza ridono. Abbiamo proposto l’istituzione di un osservatorio antimafia; l’istituzione dell’obbligo di costituirsi parte civile in processi che riguardino amministratori e funzionari del Comune; abbiamo richiesto un codice etico per il Consiglio per vietare che i consiglieri possano votare in situazioni di conflitto di interessi (avevamo anche inviato delle segnalazioni all’ex prefetto Bellesini ma non abbiamo ricevuto risposte); abbiamo chiesto di prevedere un sostegno per le vittime della criminalità e della mafia. Ebbene, tutti questi atti sono stati bocciati. E siamo stati bloccati, derisi, ostacolati nello svolgimento dei nostri doveri di consiglieri”.

Riprendendo lo stesso tema, Pococacio ha detto: “Abbiamo difficoltà nel reperire una serie di atti che riguardano la costituzione in parte civile nel processo Asm. Continueremo a chiederli” e De Luca ha aggiunto: “Gli atti non ci vengono forniti perché di Girolamo non concede il nulla osta. Riguarda ancora l’anomalia ternana: un sindaco si può permettere di mentire e di non apporre un nulla osta che è dovuto”. Infine il consigliere pentastellato ha detto provocatoriamente: “Se sono partite determinate indagini forse è anche perché c’è una situazione di vacatio in Procura, in attesa della nomina del procuratore capo”.

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