Terni, sostanze tossiche finiscono in un canale: sequestrate due tonnellate di rifiuti speciali

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rifiuti speciali (2)Oltre due tonnellate di rifiuti speciali sequestrate e due legali rappresentanti di due società di Terni denunciati. Questo il risultato di un’importante attività d’indagine svolta dal personale del N.I.P.A.F. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) del Corpo forestale dello Stato di Terni, coadiuvato dal personale del Comando Stazione Forestale di Narni e dal N.O.S. (Nucleo Operativo Speciale) di Terni.

Gli agenti della forestale, a seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza ambientale 1515, sono intervenuti in una zona di Maratta ed hanno riscontrato un’anomala ed uniforme colorazione bianca delle acque di un canale. Gli immediati accertamenti hanno portato ad individuare la causa di tale colorazione nello sversamento illecito di acqua reflua derivante dal lavaggio di cisterne (imballaggi in PVC con struttura metallica) che avevano contenuto sostanze chimiche.

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Dalle indagini svolte successivamente è emerso che le cisterne erano state conferite ad un’impresa autorizzata al loro recupero; tuttavia, tali rifiuti non erano mai stati sottoposti alla dovuta bonifica delle sostanze residue presenti all’interno finendo, senza alcuna operazione di recupero, ad un’impresa che commercializza materiale elettrico e per l’edilizia. Quest’ultima, in assenza della prescritta autorizzazione e in maniera illegittima, ha sottoposto i contenitori ad un rudimentale lavaggio smaltendo i rifiuti liquidi derivanti (una miscela composta da acqua e varie sostanze chimiche) nelle acque superficiali del canale limitrofo.

Dall’esito delle analisi, che verranno condotte sui campioni prelevati dall’Arpa (intervenuto nel corso delle operazioni su richiesta del Corpo Forestale dello Stato), potrebbero scaturire ulteriori e ben più gravi ipotesi di reato. Infatti, qualora dagli accertamenti analitici emergesse la pericolosità dei rifiuti, oltre all’inasprimento delle pene previste per lo smaltimento e la gestione di rifiuti non autorizzati, ci sarebbe anche l’accusa di trasporto illecito di rifiuti pericolosi.

rifiuti speciali (3)Il personale della forestale, accertato che l’attività di recupero non autorizzata era ancora in corso e che i materiali contaminati dalle sostanze chimiche sarebbero stati destinati alla commercializzazione, ha provveduto al sequestro di quest’ultimi, convalidato successivamente dall’autorità giudiziaria.

“Come in altri numerosi casi – spiega il personale della forestale – la nostra attività ha consentito di reprimere l’illecito smaltimento rifiuti perseguito allo scopo di trarre un ingiusto profitto derivante dal mancato esborso del costo per lo smaltimento regolare dei rifiuti, scongiurando nel contempo il pericolo che le cisterne, contaminate dalle sostanze chimiche precedentemente contenute, potessero essere commercializzate e destinate a possibili impieghi quali l’abbeveraggio di bestiame o l’irrigazione di ortaggi in aree agricole non servite da acqua corrente”.

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  • Andrea

    Bisogna fare i nomi di queste aziende