Bencivenga: ”Oltre il 100% soldi delle multe per sicurezza stradale”. Ma alcuni conti non tornano

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Dove finiscono i soldi delle multe incassati dal Comune di Terni? L’articolo 208 del Codice della Strada prescrive che almeno il 50% del totale delle contravvenzioni incassate dagli enti locali, sia speso per migliorare la sicurezza stradale. Per l’assessore alla Mobilità Luigi Bencivenga, palazzo Spada rispetta tale norma e va anche oltre.

In una nota viene infatti precisato che “nel 2009 a fronte di 5 milioni e 410 mila euro di proventi per le violazioni al codice della strada, il Comune di Terni ha investito sulla sicurezza stradale 6 milioni 125 mila euro. Nel 2010 per una riscossione di 4 milioni e 272 mila euro sono state investiti 4 milioni e 600 mila euro. Nel 2011 le entrate sono state 5 milioni e 500 mila euro e le spese 6 milioni e 177 mila euro. Nel 2012 sono previste entrate per 5 milioni di euro e spese per 6 milioni”.

Tali numeri vengono commentati da Bencivenga che parla di successo dell’amministrazione comunale: “I dati sono incontrovertibili. Il comune di Terni non solo rispetta la legge 208 ma anzi investe di più dei proventi delle multe. Dagli scrupolosi e verificabili conteggi degli uffici comunali risulta uno sforzo davvero notevole. Nel 2011, come comune abbiamo speso 346 mila euro per la polizia municipale, 250 mila euro per la manutenzione della viabilità, 932 mila euro per gli interessi per i mutui per il miglioramento della viabilità, 337 mila euro per gli interessi dei mutui per la manutenzione stradale, 900 mila euro per l’illuminazione,  500 mila euro per la manutenzione della segnaletica orizzontale, verticale e per i semafori, solo per citare alcuni dati. La sicurezza stradale infatti è un insieme di pratiche amministrative che il Comune di Terni porta avanti in maniera costante”.

Per Bencivenga si tratta di “una ulteriore dimostrazione del nostro lavoro per la diminuzione costante degli incidenti stradali che si verificano in città. Gli investimenti sono sotto gli occhi di tutti, abbiamo una rete infrastrutturale che non ha pari in città analoghe del centro Italia, abbiamo un livello di attenzione nelle manutenzioni che sopravvive anche ai pesanti tagli che stanno subendo gli Enti Locali.  Per questo trovo strumentali le polemiche che periodicamente vengono fatte sull’utilizzo delle contravvenzione per fare cassa. Una prassi che certo non corrisponde alla realtà di questo Ente”.

Eppure sembra che Bencivenga abbia notato solo la prima parte dell’articolo 208 del Codice della Strada che parla dell’obbligo di impegnare almeno il 50% dei proventi in misure per la sicurezza stradale. Più in fondo infatti la norma specifica anche in quali settori e in quali quantità debbano essere destinati i soldi delle contravvenzioni. E’ qui che per palazzo Spada i conti sembrano non tornare.

Sulla base dei dati forniti dall’amministrazione, per rispettare il Codice della Strada, il comune di Terni nel 2011 avrebbe dovuto destinare almeno un quarto del totale, cioè 687.500 euro, alla manutenzione  della  segnaletica delle strade di proprietà dell’ente, mentre ne ha spesi quasi 200mila euro in meno. Almeno altri 687.500 euro sarebbero dovuti essere spesi per il potenziamento delle attività di controllo della polizia municipale, mentre Bencivenga riferisce che il Comune ha speso meno della metà di tale somma.

Infine, per il 2011, vengono indicate voci che sommate arrivano a coprire 3 milioni e 265 mila euro (su un totale indicato di 6 milioni di euro): tra questi, una parte consistente (oltre un milione e 200 mila euro) è rappresentata da interessi per mutui che, vista la consistenza, con ogni probabilità sono stati accessi in anni antecedenti, in molteplici circostanze, per lavori quindi eseguiti diverso tempo fa e non ascrivibili al 2011.

L’articolo 208 del Codice della Strada: http://www.aci.it/sezione-istituzionale/al-servizio-del-cittadino/codice-della-strada/titolo-vi-degli-illeciti-previsti-dal-presente-codice-e-delle-relative-sanzioni/art-208-proventi-delle-sanzioni-amministrative-pecuniarie.html

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