Casapound raccoglie firme anche a Terni per fermare Equitalia

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La sagoma di un uomo in giacca e cravatta, ali e denti da vampiro ed in mano una valigetta con su scritto “Equitalia”. Accanto a questo disegno, il titolo dell’iniziativa: “Firma la legge, ferma Equitalia”. Il manifesto di Casapound per la promozione della raccolta firme è efficace e cattura l’attenzione. Solleva però anche qualche dubbio: rappresentare i dipendenti dell’ente di riscossione come vampiri potrebbe contribuire ad alimentare odio e ostilità verso una categoria di lavoratori pubblici che già di recente è stata vittima di attentati e violenze.

Non la pensa così Piergiorgio Bonomi, responsabile a Terni di Casapound: “Fomentare atti violenti non è nel nostro dna. Condanniamo fermamente episodi come gli attentati con i pacchi bomba. Non vogliamo fermare la riscossione dei tributi – spiega – e sappiamo che i dipendenti sono semplicemente delle persone che lavorano. La stessa Equitalia è un ente che va rispettato. Quello che chiediamo sono delle modifiche e lo facciamo raccogliendo firme per una proposta di legge”.

Per Casapound è necessario impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili che rappresentano la prima casa, rendere impossibile il pignoramento di beni strumentali dell’impresa, obbligare Equitalia ad applicare solo il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti e diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi per raddoppiare quella sui crediti superiori al milione di euro.

“Stiamo effettuando la raccolta firme in tutta Italia – spiega Bonomi –  e qui a Terni ne abbiamo raccolte circa 200. In occasione del primo banchetto la gente si è dimostrata interessata e felice dell’iniziativa; persone di tutte le età e di tutte le nazionalità si sono avvicinate dimostrandosi disponibili anche a far firmare amici e familiari”. Di punti per la raccolta firme ne sarà istituito uno al mese.

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