Marijuana, canapa indiana seminata in parchi pubblici di Terni: azione dimostrativa Giovani Comunisti

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canapa indianaCanapa indiana tessile seminata in tutti i principali parchi pubblici di Terni. Si tratta di piante in tutto e per tutto simili a quelle da cui si ricava la marijuana ma prive di Thc, il principio psicoattivo che produce effetti in chi la consuma. A piantarla è stato il gruppo dei Giovani Comunisti di Terni come azione dimostrativa e provocatoria “per tentare di parlare ai nostri concittadini delle opportunità legate all’utilizzo dei farmaci cannabinoidi non solo a scopi terapeutici ma anche a scopi di ricerca farmacologica e diffusione informativa che possa far riassorbire il pregiudizio e la mala-informazione che certi poteri in questo paese hanno sempre coperto.”

I Giovani Comunisti intendono così “contribuire alla fioritura di un dibattito regionale già ottimamente partito con la presentazione presso il consiglio regionale della proposta di legge a firma del consigliere Stufara per l’utilizzo anche nella nostra Regione di tali sostanze. Lo abbiamo fatto con un atto forte – spiegano – che parla direttamente alla città, piantando nei nostri parchi pubblici sementi di canapa indiana da utilizzo tessile, priva di principio attivo (thc) per riportare nel nostro territorio quella che crediamo una battaglia di civiltà legata ad una sostanza che storicamente al servizio dell’uomo e del suo benessere, per aprire un dibattito largo su un tema troppo spesso dimenticato”.

La loro iniziativa è corredata da un video, caricato su YouTube, in cui vengono spiegate le ragioni e in cui si vedono dei ragazzi che lanciano semi nei principali parchi di Terni.

IL VIDEO:

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  • pedro

    Bisognerebbe adottare le contromisure su questi comunisti analoghe a quelle che si praticavano ( e praticavo anch’io) ,a fine anni ’60 quando li mandavamo a casa sdentati dopo averli stanati all’università di Roma ( legge e scienze politiche , noti covi rossi degli extraparlamentari di potere operaio prima e bribate rosse poi) e Caradonna ne certificava la fuga precipitosa alle città di provenienza con adeguati comunicati stampa del FUAN