Si ubriaca, devasta un bar e si scaglia contro i poliziotti. Albanese 32enne arrestato

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Il vetro di un bancone frantumato, un registratore di cassa distrutto,  tavoli, sedie ed espositori di merci rovesciati e bottiglie di vetro in pezzi.

E’ la lista dei danni subiti da un bar cittadino nella tarda serata di ieri ad opera di un muratore albanese pregiudicato. L’uomo, S.B 32enne, in preda ai fumi dell’alcol, oltre ad aver distrutto il locale, ha minacciato il titolare armato di un oggetto contundente. Il proprietario, nonostante la delicata situazione, è riuscito a chiamare il 113 richiedendo l’intervento immediato di una pattuglia. Neanche l’arrivo degli agenti ha fatto desistere dalle sue azioni folli l’albanese che, non contento di ciò che aveva fatto fino a quel momento, si è persino scagliato con veemenza contro di loro. Bloccato, i poliziotti lo hanno arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Portato successivamente in questura dove ha passato le restanti ore in cella di sicurezza, questa mattina l’uomo è stato accompagnato in tribunale dove è stato giudicato per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e in base alla sua pericolosità sociale, visti i suoi precendenti penali, ha disposto a suo carico la custodia cautelare in carcere. Dopo il processo, l’albanese è stato trasferito presso la casa circondariale di vocabolo Sabbione.

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  • si commenta da solo….

  • Simosin

    Non entro nel merito dell’episodio,ma trovo offensivo e razzista il modo in cui l’articolista ha più volte menzionato il protagonista della vicenda.
    Sarebbe ora che la stampa tutta usasse gli aggettivi di cui la lingua italiana è ampiamente dotata,per specificare e descrivere SENZA far trasparire differenze alcune.

    • Anonimo

      In questo articolo è solo descritta la realtà dei fatti.
      Come può vedere negli altri articoli di cronaca, viene spesso riportato un elemento di origine che identifica il protagonista della notizia. Così come quando in un titolo o all’interno di una notizia scriviamo “Ternano” non abbiamo alcuna intenzione di screditare i cittadini della nostra città, vale lo stesso quando si tratta di uno straniero. Nascondere, camuffare subdolamente, omettere fatti e dettagli in una notizia non aiuta l’integrazione ne la giusta causa di chi si batte contro il razzismo. Veder bollato questo articolo come razzista, pur essendo un’accusa ridicola e superficiale, ci offende. Se ha avuto la pazienza di leggere altri articoli del nostro giornale si sarà accorta che di razzista non c’è proprio nulla. Anzi, ove possibile, c’è stato il richiamo ad evitare generalizzazioni e tendenze razziste.

      E’ invece probabile che lei, pur in buona fede, abbia sviluppato una particolare forma di pregiudizio interpretando la parola “albanese” non come identificativa di una nazionalità bensì come parola offensiva. Siamo certi che questa percezione che forse appartiene a lei, non è però affatto simile a quella dei cittadini albanesi che non sono affatto offesi dalla parola in questione.

      Per quanto ci riguarda può star certa che continueremo a riportare le notizie integralmente fermi però nello spirito antirazzista che ci contraddistingue. Ci permetta di invitarla ad essere meno superficiale e pregiudiziale (germe, questo sì, del razzismo) nei riguardi di un giornale che, forse, non conosce affatto. Pur non volendo veder attribuirci medaglie, le segnaliamo qui sotto un paio di articoli ove può constatare come il suo giudizio sia assolutamente distante dalla realtà.
      Cordiali saluti.

      https://www.ternioggi.it/kebab-anatolia-noi-estranei-a-hezbollah-cattiva-informazione-danneggia-gli-onest (In questo articolo abbiamo segnalato, unico media ternano ed umbro a farlo, come fosse sbagliato fare di tutta un’erba un fascio e bollare tutti i kebab di Terni come affiliati ad organizzazione terroristica)

      https://www.ternioggi.it/ragazza-sequestrata-in-un-negozio-gestito-da-cinesi-una-bufala-razzista  (in questo articolo abbiamo smascherato una bufala razzista molto in voga in città)