Terni, Bruschini: “Sotto i ferri durante blackout, ospedale con ascensori bloccati”

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Sergio BruschiniVenerdì scorso, proprio nel momento in cui si è verificato un blackout in un’ampia zona di Terni, era sotto i ferri all’ospedale ed ha visto una situazione che reputa “grave” e potenzialmente pericolosa. Si tratta del coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Bruschini, che spiega come, nei minuti di assenza dell’energia elettrica, in tutto il nosocomio non ci fosse un solo ascensore funzionante.

Il racconto di Sergio Bruschini:

“Per un intervento chirurgico di modesta entità, venerdì 5 sono stato protagonista presso l’ospedale di Terni di una vicenda che va assolutamente chiarita. Prima di ciò devo fare una premessa doverosa: il personale della struttura ospedaliera è di una professionalità cortesia e abnegazione che mi ha sorpreso. E per questo non è giusto che inefficienze dovute ad organizzazione a standard operativi o alla struttura non renda merito al loro eccezionale lavoro.

Detto ciò, vengo al fatto: mentre ero in anestesia locale, sotto intervento, improvvisamente veniva a mancare l’energia elettrica per un guasto generale della rete di distribuzione. Immediatamente il sistema di emergenza dell’ospedale entrava in funzione e dopo un attimo minimo di assenza, le apparecchiature mediche riprendevano a funzionare, suppongo per l’entrata in funzione del gruppo di continuità autonomo, tanto è che l’intervento si è concluso senza problemi.

I problemi sono però iniziati subito dopo, infatti nella sala di smistamento e attesa del reparto operatorio si accumulano diverse barelle con pazienti di cui anche bambini appena operati. L’ingorgo aumentava e il sottoscritto ha chiesto il motivo di siffatta attesa. Sono rimasto di sasso quando mi è stato riferito che il problema era da attribuirsi alla mancanza di energia elettrica la qual cosa impediva agli ascensori di funzionare o comunque di essere utilizzati.

Ho chiesto ‘ma come in tutto l’ospedale non c’è un ascensore che possa trasportare i pazienti al reparto?’ Non sono caduto perché ero già sdraiato, ma la risposta mi ha lasciato basito.
Il personale ha provato con molta cortesia a dare alcune giustificazioni: motivi di sicurezza, solo procedura operativa, legge 626, problema di nuovo blocco potenziale degli ascensori, necessità dell’arrivo degli addetti tecnici che accompagnino i pazienti, insomma una serie di risposte che necessitano di chiarimenti maggiori.

Si stanno investendo presso l’ospedale di Terni 36 milioni e 700 mila euro. E tra i lavori di adeguamento sono previsti anche interventi agli impianti, 5 milioni di euro che saranno utilizzati per il rifacimento e la messa in sicurezza di tutti gli impianti elettrici della struttura ospedaliera tra cui con ulteriori circa 3 milioni di euro gli gli ascensori, la riqualificazione dell’ingresso dell’ospedale, il completamento dell’asfaltatura e l’acquisto di attrezzature.

Ora chiedo: è mai possibile che in un occasionale mancanza prolungata di energia elettrica,si blocchi il trasporto dei pazienti da e per la sale operatorie? E se ci fosse un urgenza grave da un reparto,come verrebbero trasportati i pazienti? Solo una questione di eccesso di sicurezza oppure una disfunzione tecnica non prevista? Quali sono gli standard negli altri ospedali vedi Perugia?

Ritengo come detto in premessa che la struttura debba essere adeguata a funzionare in ogni condizione di tempo e di emergenza in autonomia. Non è possibile che una semplice mancanza di corrente elettrica crei questi disagio. Dopo poi lavori di adeguamento”.

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