Terni, Massimo Mancini nominato direttore artistico di Cagliari Capitale della Cultura

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Massimo ManciniMassimo Mancini, direttore di Indisciplinarte e co-direttore artistico del Terni Festival, è stato nominato direttore artistico del progetto di candidatura al titolo di Capitale Europea della Cultura di Cagliari – Sardegna 2019. Si tratta di una delle 6 finaliste italiane insieme a Perugia, Matera, Ravenna, Siena e Lecce candidate al programma europeo che dal 1985 mira a valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee, contribuendo così a promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca fra cittadini dell’Unione Europea.

La sua idea progettuale – dice la nota diramata dal Comune di Cagliari – supportata dall’esperienza curricolare, ha convinto la commissione che ha valutato positivamente la sua profonda conoscenza del territorio e del dossier di pre-candidatura. L’idea progettuale interpreta inoltre in maniera convincente la filosofia policentrica del processo di candidatura di Cagliari che ricuce idealmente, con i fili di Maria Lai, le fratture del tessuto urbano.

“Sono entusiasta di vedere il mio lavoro riconosciuto ed apprezzato in una città che ha molto da dare a livello culturale e artistico – commenta Massimo Mancini – metterò a disposizione di questo progetto tutte le mie relazioni internazionali e le esperienze e competenze accumulate negli anni fra cui anche il mio lavoro su Terni e il Centro arti opificio siri”.

Cagliari, unitamente alle altre città candidate dovrà presentare un programma che sarà valutato da una giuria internazionale (7 membri nominati dalla Commissione Europea e 6 dal Paese interessato). La città vincitrice sarà nominata entro la fine del 2014.

NOTE BIOGRAFICHE: “Mancini progetta, dirige e cura alcune delle iniziative e delle strutture culturali italiane più importanti nel campo delle arti, in costante sinergia con una consolidata rete di relazioni internazionali. Studia sistemi, processi, strategie e formula soluzioni creative per le sfide nello sviluppo di istituzioni culturali e la promozione della partecipazione delle persone alla vita culturale delle città.

Dal 1992 al 1996 collabora con il Teatro Stabile delle Marche, il festival internazionale INTEATRO di Polverigi e dirige il Teatro Alle Cave di Sirolo. Grazie alla dimensione internazionale del festival partecipa attivamente alle attività di IETM (www.ietm.org), prima e più diffusa rete europea tra operatori culturali nata nel 1981 proprio a Polverigi (oggi ha oltre 500 membri da 44 nazioni di tutti i continenti).

Di questa rete è stato membro del consiglio di amministrazione dal 2003 al 2009 (massima durata consentita dallo statuto), primo italiano dopo uno dei fondatori della rete (Roberto Cimetta).

Proprio durante la partecipazione al CdA, sotto la presidenza IETM di Laurent Dreàno, coordinatore generale di Lille2004 ed ora Sottosegretario allo spettacolo del Ministero della Cultura francese, nel 2003 ha curato l’edizione dell’IETM meeting plenario a Milano.

Nello stesso periodo ha partecipato alla fondazione di due reti europee (JungeHunde e DBM Danse Bassin Méditerranée) che hanno ricevuto finanziamenti per interi cicli del programma Cultura dell’UE. Entrambe in particolare sono rientrate tra i primi 12 progetti pluriennali finanziati dal programma Cultura2000 (precedentemente nominato Kaleidoscope).

Nel 1997 ha lavorato per un breve periodo presso Kampnagel Fabrik ad Amburgo, in quegli anni la città a maggior dimensione internazionale della Germania, prima di essere richiamato in Italia, a 29 anni, perché nominato direttore generale del CRT di Milano, il primo è più importante Teatro Stabile d’innovazione italiano, dove è rimasto fino al 2001. Negli stessi anni ha creato il festival SHORT FORMATS, e fondato il CRT DANZA – Ente regionale di promozione della Danza finanziato dal MIBAC.

Sempre a Milano ha diretto l’Estate Milanese nel 2001, ha collaborato con la Endemol per la produzione dello show televisivo FAB SHOW ed ha svolto il ruolo di consulente per le politiche giovanili del Comune di Milano seguendo anche i progetti di cooperazione internazionale, quali BJCEM / GAI facendo parte della commissione artistica del bando Movin’Up.

Dal 2002 al 2005 ha collaborato con Sosta Palmizi, è stato tra i fondatori della rete ADAC Toscana, e ha affiancato la direzione del Teatro Litta di Milano.

Dal 2006 si trasferisce a Terni per svolgere l’incarico di co-direttore artistico del Terni Festival – festival internazionale della creazione contemporanea (www.ternifestival.it) e successivamente quello di direttore generale di Indisciplinarte srl, società ora leader nel settore culturale in Umbria.

L’attività principale di Indiscplinarte dal 2009 è la gestione del CAOS, Centro Arti Opificio Siri (www.caos.museum), centro culturale nato dalla riconversione di una fabbrica chimica di 6.000 mq al cui interno si trovano il museo d’arte Moderna e Contemporanea A. De Felice; il Museo archeologico della città di Terni; la Sala Carroponte per mostre temporanee ed eventi; un’area laboratori e workshop; una biblioteca; un hacklab; un teatro da 300 posti; uno studio dedicato a residenze artistiche, laboratori e performance; una sala cinema e conferenze; un caffè-ristorante.

Il Green Paper ‘Access to culture’ che ha rappresentato una delle quattro piattaforme di riferimento delle nuove politiche comunitarie fondanti Creative Europe 2014-2020, riporta il modello di gestione del CAOS tra le best practice analizzate.

Molte altre le attività svolte da Indisciplinarte. In particolare la collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, con il festival di letteratura UmbriaLibri, con la Quadriennale di Praga, con il palestinese Ashtar Theatre per un progetto rivolto ad adolescenti sulla drammaturgia di giovani autori della striscia di Gaza poi presentato alla sede dell’ONU di New York, con la St.John University di York per un progetto di Summer School legata ai nuovi media.

In coproduzione con Civita Cultura srl (leader nazionale nell’organizzazione di eventi espositivi) ha organizzato numerose mostre tra cui: Love is ConTemporary, George Tatge, Map Games, Coniglio Viola, Marjane Satrapi, Piermatteo D’Amelia, Giulio Turcato, Comics Germany, Selezione Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo 2013, Roberto Pugliese. Nel 2014 Indisciplinarte coprodurrá la mostra dedicata al teatro e alle architetture del Maestro Arnaldo Pomodoro.

In rappresentanza di Indisciplinarte è membro della fondazione Anna Lindth, di Bjcem, Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo e della rete di festival italiani FinestateFestival.

In merito ai progetti europei finanziati ancora attivi, dal 2009 è co-organizzatore di MIniatures, progetto finanziato da Cultura 2007-2013 Paesi Terzi in rete con organizzazioni francesi, tunisine, marocchine, libanesi, spagnole e francesi con un evento finale presentato a LA FRICHE BELLE DE MAI, all’interno di Marseille Provence 2013 Capitale Europea della Cultura.

Dal 2013 è co-organizzatore di Dance Moves Cities, progetto di cooperazione finanziato dal programma Cultura 2007-2013, che terminerà il prossimo Ottobre all’interno di Riga 2014 Capitale Europea della Cultura.

Grazie alle esperienze di cooperazione internazionale viene invitato come guest speaker in molti contesti formativi (tra gli altri il Master per operatori culturali della Cattolica di Milano e Brescia) ad intervenire sul tema del networking, come panelist in molti contesti e meeting internazionali e, con il ruolo di facilitatore, alla fondazione di alcune reti come Balkan Express a Sarajevo e la rete canadese PCC a Calgary (Canada)”.

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  • Michael Sbrenna

    Il curriculum è sicuramente da vantare, non c’è dubbio… però a fatti il Caos a Terni è un vero fallimento a detta di tutti… quindi c’è qualcosa che non quadra… O Mancini è stato fin troppo occupato con altre cose da non avere tempo da dedicare a Terni oppure non c’è mai stato un vero interesse ad occuparsene oppure non so neanche io che scusa inventarmi… fatto sta che sicuramente le altre iniziative avranno avuto un gran successo ma a Terni la gestione del Caos è veramente un problema! Quindi curriculum lodevole o no, il Caos deve assolutamente essere tolto dalle mani di Indisciplinarte e tornare ad una gestione diretta da parte del Comune se si vogliono evitare ulteriori fallimenti e sperpero di denaro pubblico e privato! Avete avuto le vostre molteplici occasioni, quindi ora andate a casa! Mi chiedo poi come faccia uno come Mancini, con il suo curriculum dunque, ad essere soddisfatto di un “polo museale” costituito da 3 casupolette dove sono concentrati l’unico teatro rimasto della città, il museo archeologico di una intera città di origine romana e tutta la collezione d’arte che affronta un periodo cronologico troppo lungo! Non si poteva progettare questo polo museale un po’ meglio? Buttandola sul generale… non si poteva fare a meno degli edifici residenziali e della coop per avere un polo museale serio dalle giuste dimensioni? Diciamocela sinceramente… il Caos è stato creato solo per prendere chissà quali fondi da utilizzare per altri scopi e giusto per dire che a Terni esiste un “polo museale” senza neanche sapere cosa sia veramente, non prendiamoci in giro, su!

  • Alberto

    Molto interessante l’articolo che
    parla del gioco e delle sue implicazioni sull’ultimo numero di Focus, ve lo
    consiglio!