Terni, servizi educativi comunali: troppo poco tempo, per l’anno scolastico in arrivo tutto inalterato

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Mense scolasticheSituazione servizi comunali. Se ne è parlato nei giorni scorsi in Seconda Commissione, con la presidenza di Francesco Filipponi e quest’ultima ha deciso all’unanimità di mantenere lo status quo per l’anno scolastico entrante. Niente da fare dunque, soprattutto per questioni di tempo, relativamente alle proposte che erano state avanzate dal CoSeC.

Fra queste in particolare, aumentare le fasce Isee progressive, istituire rette per fasce orarie di frequenza; anticipare l’orario di ingresso dei bambini ai servizi collaterali e novità ad hoc per ciascuna scuola; fare graduatorie che stabilizzino il personale dei nidi e delle scuole di infanzia; procedere all’assunzione a tempo indeterminato di quattro istruttori educativi attualmente vacanti; ampliare l’offerta dei nidi, attraverso la copertura delle vacanze di organico con nuove assunzioni.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento Cinque Stelle con un atto con il quale “si impegna il sindaco e la giunta a  Confermare per l’anno scolastico 2016-2017 la configurazione delle scuole d’infanzia comunali dell’anno 2015-2016; rinviare il processo partecipativo, iniziato con il tavolo tecnico, ad ottobre 2016 per essere concluso entro dicembre 2016 al fine di definire nello specifico i nuovi servizi che si vogliono riorganizzare con l’obiettivo di aumentare il numero di posti rivolti ad i bambini della città e di poter prendere le iscrizioni per l’anno scolastico 2017/2018”.

Nel documento si è anche parlato delle questioni relative ad alcune scuole comunali. In particolare i grillini si sono concentrati sulla riorganizzazione di tempi e spazi in alcune di queste (“Campitello”, “Rataplan”, “Grillo Parlante”, “Aula Verde”. Inoltre il M5S ha chiesto alla giunta di procedere all’assunzione di personale a copertura di tutti i posti resisi vacanti nel corso del 2015, ripristinando quindi il numero di istruttori didattici a 23 unità, “al fine di garantire sia il regolare funzionamento dei servizi educativi che la loro efficienza ed efficacia; istituire la Consulta per i Servizi educativi ad iniziare il lavoro di differenziazione e aumento delle fasce Isee progressive prima che qualsiasi decisione e cambiamento nell’assetto odierno venga preso e prima quindi di qualsiasi decisione in merito ad una rimodulazione delle rette; ma anche prevedere analisi e studi puntuali del gradimento e della soddisfazione dell’utenza dei Sec, con coinvolgimento attivo dei Comitati di gestione”.

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