Umbria, nel 2012 raccolta differenziata +6%. Terni, Narni, Amelia e Orvieto sotto media regionale

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Terni, Narni, Amelia e Orvieto, insieme a Foligno, Spoleto e Assisi, si aggiudicano la maglia nera della raccolta differenziata: sono i comuni che in Umbria registrano i risultati peggiori. E’ quanto emerso ieri mattina nel corso della presentazione dei dati 2012 della raccolta differenziata in cui, è stato sottolineato un incremento complessivo del 6% che ha portato la regione a quota 44%.

La presentazione di questi dati fa dell’Umbria “la prima regione d’Italia in grado di certificare e pubblicare i dati relativi alla raccolta differenziata nel 2012, non solo a livello regionale, ma anche per ciascuno dei 92 Comuni”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, presente alla conferenza stampa di presentazione. Oltre all’assessore erano presenti il direttore di Arpa Umbria, Giancarlo Marchetti, il coordinatore regionale, Ernesta Maria Ranieri, il dirigente regionale, Andrea Monsignori.

“La lettura dei dati – ha detto Rometti – evidenzia che, per il secondo anno consecutivo, in Umbria si registra un significativo incremento della raccolta differenziata accompagnato da un decremento complessivo dei rifiuti che da 600 tonnellate e passato a 500. Solo due anni fa – ha proseguito l’assessore – l’Umbria aveva un livello di raccolta differenziata del 32%, al di sotto della media nazionale che era del 35%; mentre nel 2012 è stata conseguita la media annuale del 44 per cento, la più alta del centro Italia. Il dato è ancora più incoraggiante se si considera che nell’ultimo quadrimestre è stata superata la soglia del 46% e che i primi dati non ancora ufficiali del 2013, segnalano il superamento del 70% in alcuni comuni di grandi dimensioni. Ciò grazie al sistema di raccolta ‘porta a porta’ sul quale la Regione ha decisamente puntato”.

Rometti ha poi analizzato le difficoltà: “Ci troviamo di fronte ad una certa disomogeneità territoriale. A fronte di aree significative nelle quali si superano i livelli di differenziata del 50 per cento e oltre, vi sono altri contesti nei quali la crescita è stata decisamente inferiore. Abbiamo preso atto di questa situazione e la Regione ha avviato un programma di supporto ai processi di riorganizzazione dei servizi di raccolta su tutto il territorio regionale”. Concludendo l’assessore ha ricordato che “i dati relativi al 2012 elaborati da Arpa Umbria e certificati dalla giunta regionale, verranno utilizzati per l’attuazione di una specifica previsione della legge regionale in materia di rifiuti che prevede l’applicazione di sanzioni proporzionali alle quantità di rifiuti avviati a smaltimento per le amministrazioni locali che non hanno conseguito gli obiettivi annuali”.

I DATI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN UMBRIA – Nel 2012 la media regionale annuale di raccolta differenziata si è attestata al 44%, con un incremento di circa il 6% rispetto al 2011 (negli ultimi tre mesi del 2012 la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 46,4%) ed il livello conseguito in Umbria è superiore di circa il 10% rispetto alla media nazionale (35,3% secondo l’ultimo dato disponibile da parte dell’Ispra), inoltre continua a decrescere la produzione dei rifiuti urbani che è stata di 504.352 tonnellate, con un calo del 2% rispetto al 2011 ed un andamento, anche tenendo conto degli effetti della crisi economica, di sostanziale stabilizzazione. Dato positivo rispetto allo scorso anno, del meno 2,25%, anche per la produzione annuale media pro-capite che si è attestata a 521 kg/abitante, circa il 2% al di sotto della media italiana (pari a 535 kg/abitante, dato Eurostat) e circa il 4% al di sopra della media europea (pari a 503 kg/abitante). In particolare nei 4 Ati il livello medio regionale relativo all’ultimo dato disponibile del 2012 conferma il trend di decisa crescita nella raccolta differenziata con la diffusione dei servizi di raccolta domiciliare negli Ati 1 e 2 (rispettivamente +7.015 e + 6,80%). Con il + 5,96 per cento a livello regionale, l’Umbria è la prima regione del centro Italia per livello di raccolta differenziata e si colloca a ridosso delle regioni del Nord dove la raccolta domiciliare è praticata da tempo su larga scala. Per quanto riguarda le percentuali conseguite dai singoli comuni si conferma, come nelle annualità precedenti, l’assoluta corrispondenza tra sviluppo della raccolta “porta a porta” e incrementi conseguiti nel livello di raccolta differenziata.

I COMUNI MIGLIORI E PEGGIORI – Tra i 19 comuni con più di 10 mila abitanti, Umbertide, Bastia Umbra, Magione, Marsciano, Perugia e Todi hanno superato il 50% di raccolta differenziata, ai quali si aggiunge Castiglione del Lago che ha superato tale livello nel quarto trimestre. Marsciano è il primo comune tra i 19 a superare il 60% a livello annuale. Di assoluto rilievo il risultato di Umbertide che, grazie al rapido passaggio al sistema di raccolta “porta a porta”, arriva al 57,84% su base annuale (+22,42% rispetto al dato del 2011) ma al 64,56% nel quarto trimestre, con un ulteriore incremento fino al 73,13% a Gennaio dell’anno corrente. Sono rilevanti anche i livelli di raccolta differenziata conseguiti da Perugia (54,19%, +8,83% rispetto al 2011), Bastia Umbra (53,61%, +7,93% rispetto al 2011) e Todi (51,77%, +16,16% rispetto al 2011, con un costante e significativo trend di crescita che ha visto il superamento del 60% nel 4 trimestre).

Nei restanti comuni con più di 10 mila abitanti l’incremento della raccolta differenziata è stato più contenuto, poiché i servizi di raccolta domiciliari sono stati attivati relativamente al solo ritiro delle frazioni secche e non anche alla frazione organica umida, che costituisce circa il 40% del quantitativo totale di rifiuti urbani. Si riscontrano inoltre livelli di raccolta differenziata ancora non pienamente soddisfacenti, pur a fronte di un certo incremento conseguito rispetto al 2011, nei comuni di Foligno, Spoleto, Terni, Narni e Amelia, i cui risultati determinano ovviamente i livelli complessivi degli ATI 3 e 4 che permangono sensibilmente al di sotto della media regionale. Assisi e Orvieto, che hanno i peggiori risultati, stanno comunque procedendo alla riorganizzazione dei servizi di raccolta domiciliare in questi primi mesi del 2013. I dieci comuni che hanno conseguito le migliori performances di raccolta differenziata nel 2012 sono Torgiano, Giano dell’Umbria, Attigliano, Fratta Todina, Monte Castello Vibio, Gualdo Cattaneo, Campello sul Clitunno, Marsciano, Cannara e Collazione.

RIFIUTI PRODOTTI – La diminuzione della produzione dei rifiuti e dell’aumento della raccolta differenziata ha determinato un ulteriore decremento del quantitativo di rifiuti urbani indifferenziati inviati a smaltimento: 282.520 tonnellate, corrispondenti a un decremento dell’11,31% rispetto al 2011. Nel 2010 erano state raccolte 368.500 tonnellate di rifiuti urbani: su base biennale il calo è pertanto pari al 23,3%. Nel 2012 le frazioni di rifiuti urbani e assimilati conferite a discarica sono risultate pari a circa 330 mila tonnellate (comprendenti anche gli scarti provenienti dai processi di avvio a recupero della raccolta differenziata), a cui si aggiungono 64 mila tonnellate di rifiuti speciali. Il piano regionale di gestione dei rifiuti indica, tra gli obiettivi generali della pianificazione, il “contenimento della produzione” ossia prevede l’attuazione di interventi finalizzati alla riduzione dei rifiuti e alla promozione di “buone pratiche”.

Nel 2012, in attesa della piena attuazione del Programma di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti e prime misure per la preparazione al riutilizzo, la Regione ha approvato il marchio regionale “Ecofesta”, per promuovere e sostenere la realizzazione di feste e sagre attente a limitare i loro impatti sull’ambiente. Inoltre è proseguito il programma di installazione delle “fontanelle di acqua pubblica”. Ad oggi risultano 31 fontanelle installate che hanno erogato 22.225.000 litri di acqua pari a 14.816.660 bottiglie (1,5 litri per bottiglia) cui corrispondono 444.500 Kg di plastica “risparmiata” o non rimessa in commercio.

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