Il candidato a sindaco di Terni del centrodestra, Paolo Crescimbeni, interviene sui gravi problemi infrastrutturali della scuola De Amicis. La materna è da anni in debito di manutenzioni e nelle scorse settimane è stata interessata da rilevanti infiltrazioni di acqua tanto da allagare aule e corridoi. Crescimbeni ironizza ora nei confronti delle recenti inaugurazioni del sindaco e chiede i motivi per cui la scuola sia stata abbandonata per anni.
Il comunicato di Paolo Crescimbeni:
“Il sindaco Di Girolamo ha perso l’occasione di presenziare all’ennesima inaugurazione prima delle elezioni. Tuttavia, tra le tante opere lasciate incompiute dall’Amministrazione comunale, questa volta, ad essere sinceri, avremmo preferito che ce l’avesse fatta. Non perché potesse mettere in atto la solita pubblicità elettorale, ma perché avrebbe riconsegnato la scuola De Amicis di via Curio Dentato ai bambini, alle famiglie, agli insegnanti e alla città, mettendo la parola ‘fine’ ad una vicenda davvero surreale.
La scuola, già sede di una scuola materna, elementare e media inferiore, è stata abbandonata a se stessa da oltre tre anni, da quando, cioè, ha iniziato a pioverci dentro nonostante lavori di manutenzione svolti solo nel 2004.
Bastava intervenire subito. Effettuare i primi lavori di manutenzione e limitare i danni. Invece no. L’Amministrazione comunale ha sottovalutato la questione e oggi, il risultato di quel disinteresse, è sotto gli occhi di tutti: le infiltrazioni di acqua dal tetto hanno invaso un intero piano e compromesso un’intera ala dell’edificio, con buona parte del solaio ricoperto di muffe, così come le pareti.
A niente sono serviti gli appelli della direttrice scolastica dell’Istituto e le richieste di intervento dei genitori dei bambini della scuola. E intanto apprendiamo di lavori che dovevano partire a gennaio 2014, poi rimandati ad aprile. Ora si parla del mese di giugno.
Le domande che vorremmo fare al sindaco Di Girolamo sono molte. Perché non si è intervenuto subito quando sono iniziate le prime infiltrazioni? Perché nulla è stato fatto in questi tre anni? E poi, ancora, quando si deciderà ad intervenire per riportare la scuola alla piena agibilità?”.
