Ast, rsu: ”Sicurezza sul lavoro, situazione peggiorata, chiesto sopralluogo Asl”

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Ast (3)E’ ancora scontro totale tra rsu e azienda in merito alla riorganizzazione delle attività produttive dell’Ast. Soprattutto le rappresentanze sindacali accusano l’assenza di sicurezza sul lavoro. Oggi, dopo un sopralluogo nell’area Pix2, annunciano di aver riscontrato un peggioramento e di aver chiesto all’Asl di procedere ad un sopralluogo.

Le rsu spiegano che insieme agli rls e alla presenza dell’ente Eas e del capo servizio anno effettuato un ulteriore sopralluogo “nella campata relativa a Lac10 e Zmill, dove nei giorni scorsi avevamo in più occasioni avuto modo di denunciare alcune importanti anomalie a nostro avviso potenzialmente pericolose per la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori sollecitandone tra l’altro un intervento tempestivo di ripristino. Abbiamo registrato una situazione addirittura peggiorata, al punto che l’intera area adibita al passaggio pedonale e dei mezzi di soccorso, è completamente invasa da coils e ci troviamo di fronte ad una evidente e volontaria mancanza di soluzioni strutturali da una parte e soluzioni necessarie a garantire la gestione straordinaria temporanea dall’altra”.

Aggiungono le rsu dell’Ast: “Un altro aspetto non di secondaria importanza è legato al fermo di 2 dei 4 carroponti presenti nella campata, molto probabilmente dovuto ad una non corretta e continua manutenzione. Tale condizione per quanto ci riguarda, non permette di garantire un’ idonea operatività e costanti performance, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi produttivi, qualitativi ed economici che l’Azienda ha condiviso di perseguire”.

Proseguono le rsu: “Resta da capire fino in fondo, se quanto affermato dall’amministratore delegato alla presenza di tutti i capi servizio nell’incontro ufficiale ultimo con le rsu ed anche in sedi istituzionali, rispetto alle volontà di azione relative a tutti gli aspetti di sicurezza, rappresenti l’ennesima contraddizione tra ciò che si vuole e ciò che realmente nei vari posti di lavoro si verifica, o peggio ancora rispetto a quanto si afferma c’è chi non capisce o fa finta di non capire ed opera in modo diverso dalle direttive”.

Infine l’annuncio che dà il senso della tensione dei rapporti: “Su questi aspetti da noi denunciati all’azienda e vista la loro indisponibilità alla ricerca di soluzioni, abbiamo fatto in queste ore una richiesta di intervento formale direttamente a l’ente preposto Asl, con l’auspicio che in tempi immediati si possa tornare ad un contesto di normalità fondamentale a garantire la sicurezza dei lavoratori”.

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