Confagricoltura Umbria: costituita sezione di Terni, presidente è Giuseppe Malvetani

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Giuseppe MalvetaniConfagricoltura Umbria, associazione che riunisce gli imprenditori agricoli, ha costituito la sezione territoriale di Terni. Lunedì scorso si è infatti riunita l’assemblea nella nuova sede ternana che ha eletto presidenza e consiglio. Il presidente è Giuseppe Malvetani, 39 anni. Nel consiglio entrano Stefano Grilli, vice presidente, Raffaele Nevi, Guido Gatti, attuale vice presidente regionale dell’ANGA, l’Avv. Giovanni Eroli, Francesco Quadraccia, Rufo Ruffo, vice presidente regionale di Confagricoltura Umbria, Augusto Anasetti, Mario Varazzi, Montano Montani e Costantino Piacentini.

Nel ringraziare per la fiducia accordata, Malvetani, alla presenza del segretario generale di Confagricoltura Umbria Alfredo Monacelli e del vice direttore Paolo Maiolini, ha illustrato quali sono state lo motivazioni che l’hanno spinto ad accettare la candidatura e quali saranno gli obbiettivi del suo mandato: “Dopo due mandati quale consigliere di Confagricoltura Terni (già Unione Provinciale degli Agricoltori) e dopo aver vissuto in prima persona il processo di fusione che ha portato alla costituzione di Confagricoltura Umbria nata dall’unione di Confagricoltura Perugia, Confagricoltura Terni e Confagricoltura Orvieto, ho deciso di accettare la candidatura a presiedere questa sezione ternana nella convinzione che la rinnovata struttura regionale, forte di un peso specifico decisamente superiore a quello delle singole Unioni provinciali, possa consentire di offrire dei servizi sempre migliori agli associati e di avere un peso sindacale sicuramente superiore nei rapporti con le Istituzioni”.

“Mai come oggi – ha proseguito Malvetani – con il perdurare di questa crisi economica, è necessario sostenere ed incentivare gli imprenditori e le aziende che hanno il coraggio di continuare ad investire. Su alcuni aspetti, come le difficoltà nell’accesso al credito, si può agire relativamente ma su altri aspetti, come la riduzione e la semplificazione degli adempimenti burocratici, che tanto pesano soprattutto sulle piccole e medie imprese, si può invece fare moltissimo. La speranza è quella di poter intraprendere in tal senso azioni congiunte con le altre associazioni di categoria, senza campanilismi, nell’interesse dell’intero mondo agricolo. Perché quasi sempre i problemi di uno sono i problemi di tutti”.

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