Manifesti contro giunta Di Girolamo, Delli Guanti: ”Solo attacchi strumentali, i problemi della città sono altri”

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Dopo l’affissione da parte dei consiglieri d’opposizione di Udc, Lista Baldassare e Terni Oltre, di manifesti per protestare contro l’attuale amministrazione Di Girolamo, è arrivata la replica del Pd che, tramite il suo segretario comunale Andrea Delli Guanti, arriva in soccorso del primo cittadino e della sua Giunta.

Il segretario ha fatto sapere che “le sfide che la città ha di fronte sono serie e difficili e hanno ben poco a che fare con quanto riportato sui manifesti”. Delli Guanti prosegue nelle dichiarazioni puntando il dito contro i promotori dell’iniziativa definendo Baldassarre una persona che si è candidato alle elezioni “senza successo, e non ancora rassegnato a un’analisi di una sconfitta, Leo Venturi prima “amministratore affermato in alcune zone della città e successivamente scivolato sull’irresistibile crinale del personalismo e della demagogia” e Enrico Melasecche come una persona che “ancora non si rassegna al mutamento del quadro politico nonostante le molteplici bocciature ricevute”.

Il segretario conclude difendendo l’operatore di Leopoldo Di Girolamo, invitandolo a rinnovare il suo impegno nell’amministrazione e nelle istituzioni e definendo l’iniziativa di affissione dei manifesti attacchi strumentali che non meritano attenzione: “Il Pd non può che respingere in modo sdegnato gli attacchi di cui è oggetto il sindaco, si stringe attorno a lui in modo convinto e lo invita a rinnovare il suo impegno nell’amministrazione e nelle istituzioni. Invita contestualmente la Giunta ad aggredire con consapevolezza i veri problemi che attraversano Terni. Gli attacchi strumentali e personali non meritano attenzione. Altro che collaborazione con la Giunta e dialogo con il sindaco. Altro che larghe intese: con quanto avviene in questi giorni, spero sia definitivamente chiaro l’impossibilità della costruzione di un dialogo virtuoso con tali personaggi”. C’è però da notare che “le larghe intese” erano state proposte dal Pdl e non da Lista Baldassarre, Udc e Terni Oltre.

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  • Francescobart

    Autovelox a Terni: riduzione dell’incidentalità o esigenze di cassa?
    Un Decreto prefettizio del 26 maggio 2011, su richiesta avanzata dalla Provincia di Terni e dai
    Comuni di Arrone, Montefranco e Ferentillo (non del Comune di Terni), autorizza il posizionamento
    di postazioni di controllo della velocità da remoto (Autovelox), tra le altre, su alcune strade urbane:
    Via Aleardi – Via Alfonsine – Viale Gramsci – Viale dello Stadio – Via M.L. King – Viale Di Vittorio
    – Viale Turati – Via Bramante
    Gli apparecchi sono posizionati dal Comune di Terni alla fine del 2011 e successivamente attivati,
    presso Via Alfonsine e Viale dello Stadio. Il limite di velocità consentito è di 50 km/h con una fascia
    di tolleranza di 5 km/h.
    Dopo pochi mesi degli oltre 15.000 verbali emessi per violazioni dell’art. 142 CdS (eccesso di
    velocità) oltre l’85 % oltrepassa il limite di meno di 10 km/h.
    OSSERVAZIONI
    1. Le strade sulle quali sono posizionati gli autovelox, sebbene abbiano le caratteristiche
    strutturali delle strade urbane di scorrimento sono individuate come strade urbane di
    quartiere (sulle quali ai sensi dell’art.4 L. 168/2002) non è possibile collocare postazioni di
    controllo fisse. Per sciogliere questo dubbio, di tipo formale, abbiamo chiesto di visionare la
    cartografia tecnica comunale.
    2. Gli apparecchi sono posizionati, secondo quanto affermato dai tecnici comunali per motivi
    di distanze della necessaria segnalazione e pre-segnalazione, a metà dei rettilinei piuttosto
    che nell’approssimarsi alle aree di incrocio, rotonde o curve.
    3. In sede di emissione del parere di natura obbligatoria e vincolante da parte dell’Ente
    proprietario delle strade (il Comune) andrebbero favorite modalità flessibili di
    comunicazione e di dialogo tra Amministrazioni quali la conferenza permanente per la
    sicurezza stradale (come suggerito dalla Direttiva Maroni parte II par. 4.2). Ciò non è stato
    fatto.
    4. Al di là delle inopportune esternazioni in merito all’elevato numero di multe elevate ed al
    beneficio per le casse comunali, a nostro parere le modalità di applicazione delle
    disposizioni (direttiva Maroni – Decreto Prefettizio) lascano forti perplessità circa la
    coerenza con la logica, sottesa alle stesse, dell’azione di contrasto mirato all’incidentalità
    stradale.
    5. Un principio di buon senso valido anche nella sicurezza stradale: il valore educativo di una
    misura sta anche nella percezione di equità della stessa da parte di chi deve rispettarla e di
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    chi, trasgredendola, ne subisce la “giusta sanzione”. In caso contrario, e tenendo presente
    la situazione di contesto, il messaggio può finanche produrre effetti controproducenti.