Inquinamento, Rc Terni smonta rapporto Legambiente e denuncia: ”Nessun intervento per tutela salute”

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Da più parti giungono richieste di maggiore attenzione al tema dell’inquinamento e delle patologie ad esso correlate. Richieste che fino ad oggi non hanno mai avuto risposta dal sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo che non ha commentato nemmeno i dati dello studio Sentieri. Il primo cittadino ha invece recentemente mostrato soddisfazione per un rapporto di Legambiente che classifica Terni tra le città meno inquinate. Si tratta però, come spesso accade per questo genere di pubblicazioni, di una classifica che non tiene conto di molti aspetti, imprecisa per vari aspetti. A denunciare dettagliatamente tutte le debolezze del rapporto di Legambiente di cui ha fatto vanto Di Girolamo ci pensa Rifondazione Comunista.

In particolare Rc fa notare come Legambiente abbia utilizzato dati del 2010, mentre se avesse fatto uso dati più recenti, la situazione dipinta sarebbe stata ben diversa. Soprattutto per quanto riguarda l’ozono: dai 16,4 giorni di sforamento dei limiti consentiti dalle legge, si sarebbe passati ad oltre 50. Per quanto riguarda il Pm10, Legambiente ha riportato la media di particolato nell’aria ma non il dato più grave: il numero di sforamenti che si registrano ogni anno. Dopo un’attenta analisi, Rc denuncia: “Non ci risulta che ci sia stata alcuna segnalazione alla cittadinanza circa i comportamenti da tenere e le difese da prendere per tutelare la propria salute. Come non ci risultano interventi diretti da parte delle istituzioni locali o enti preposti”.

Questa la nota di Rifondazione Comunista Terni:

“Riguardo il lodevole rapporto annuale ‘Ecosistema urbano2011’ della Legambiente, secondo il quale Terni si confermerebbe tra le città italiane ambientalmente più virtuose, Rifondazione Comunista ritiene utile fare alcune precisazioni.

Come lo scorso anno, il rapporto è stato puntualmente commentato con soddisfazione dal Sindaco di Terni, così pure da buona parte dell’opinione pubblica.

Ma bisogna fare attenzione, si potrebbe dare una interpretazione edulcorata di una realtà che rischia di essere ben diversa.

Dalla lettura delle tabelle riportate nell’indagine, per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico (uno dei venticinque indicatori tematici indagati) risulterebbe che i livelli di Pm10 ed Ozono, a Terni, sarebbero stazionari ed in ogni caso al di sotto del livello di attenzione.

E’ così? Questi dati non contrastano con gli allarmi lanciati a più ripresedal PRC, già dallo scorso anno? Qual’ è la verità?

Innanzitutto bisogna tener conto che tutti i dati del rapporto di Legambiente sono riferiti all’anno 2010; la rete di monitoraggio dell’aria dell’Arpa Umbria, che riporta i dati rilevati il giorno prima dalle centraline, ci consente di confrontarci con la situazione attuale.

PM 10

La verità è che il rapporto della Legambiente, per il Pm10, tiene conto della media dei valori annuali registrati dalle centraline urbane. Essendo questa media pari a 26,3 essa è dentro al valore limite dei 40 µg/m³ previsto dalla direttiva comunitaria per la protezione della salute umana.

Ma c’è un altro limite fissato dall’Europa per le polveri sottili, ed è quello del valore medio giornaliero di 50 µg/m³ che non deve essere superato per più di 35 giorni l’anno.

Se si fossero riportati i dati di quest’altro indicatore, la situazione non risulterebbe così tranquillizzante come si evince dall’indagine di Legambiente, bensì quella denunciata,l’inverno passato, nelle due assemblee promosse dal PRC nel quartiere Le Grazie (assemblee che portarono l’Arpa ad aprire indagini supplementari nella zona).

E’ bene ricordare che la centralina di monitoraggio della qualità dell’aria del quartiere Le Grazie, aveva registrato ben 68 sforamenti nel 2011 (il doppio del tollerato) e quest’anno i superamenti sono già 50 alla fine del mese di Ottobre. La stessa centralina segnala sforamenti annuali, praticamente continui dal 2005.

Ma la cosa più grave è che le altre centraline di monitoraggio dislocate in città (che usano rilevatori diversi da quelli de Le Grazie) sottostimano i dati ed infatti in questi giorni si sta procedendo alla loro sostituzione. Temiamo che il problema dell’alto livello di inquinamento da polveri sottili si riscontrerà presto non nel solo quartiere Le Grazie.

A prescindere dagli indicatori usati dai ricercatori, inoltre, bisogna tenere presente ciò che molti studiosi denunciano: su queste tematiche non c’è una soglia di sicurezza certa, al di sotto della quale non ci sono effetti per la salute umana. Lo stesso limite dei 50 microgrammi/metro cubo è il risultato di un compromesso politico: l’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa a 20 µg/m³ il valore da non superare.

OZONO

Anche per quanto riguarda l’ozono bisogna essere molto attenti nella lettura dei dati del rapporto curato da Legambiente. I dati in esso riportati sono solo riferiti al 2010 e rilevano una media di 16,4 giorni di superamento dei valori tollerati.

I limiti previsti dalla legge per l’ozono sono di 120 µg/m³ (in otto ore di esposizione) e tale valore non può essere superato per più di 25 giorni per anno civile come media su tre anni. Questi limiti sono entrati in vigore proprio nel 2010 e la prima verifica si terrà quindi nel 2013.

La Commissione Ambiente del PRC non è in possesso dei dati relativi al 2010, ma ha elaborato quelli del 2011 e dell’estate 2012. La situazione è che, per quanto riguarda le sole centraline cittadine, dai 16,4 giorni di sforamenti del 2010, dichiarati da Legambiente, siamo passati ai 22 del 2011 e all’incredibile cifra di 54,7 giorni dell’estate 2012!

Nella caldissima estate di quest’anno si sono registrati sforamenti dei limiti di legge per l’ozono per 82 volte nella centralina di Via Carrara, di 68 in Via Verga, 62 a Le Grazie e solo 7 nella centralina di Borgo Rivo. Da segnalare anche i 91 superi nel 2012 della centralina Feronia di Narni e i 69 di quella di San Liberato.

Altro che 25 sforamenti annui! Finita la stagione invernale scorsa, con gli allarmanti dati sulle polveri sottili, abbiamo avuto un estate pessima per l’ozono, in un continuum veramente preoccupante.

Non ci risulta che ci sia stata alcuna segnalazione alla cittadinanza circa i comportamenti da tenere e le difese da prendere per tutelare la propria salute. Come non ci risultano interventi diretti da parte delle istituzioni locali o enti preposti.

I nostri militanti, come i nostri rappresentanti nelle istituzioni, lavorano affinché chi è preposto alla difesa della salute della collettività, assolvi al proprio compito, affrontando una realtà per troppo tempo negata. Sarebbe utile che anche strutture quali l’Osservatorio Provinciale per l’Ambiente e la Salute ed i suoi consulenti, invece di polemizzare con noi com’è avvenuto nei giorni passati, dessero una mano. Questa non è anche la loro finalità?”

Qui la lettera di Briziarelli che polemizzava anche con Rc (e replica di Terni Oggi): https://www.ternioggi.it/inquinamento-e-tumori-briziarelli-dati-mal-interpretati-tendenza-stazionaria-replica-di-terni-oggi

Qui un’inchiesta di Terni Oggi su inquinamento e tumori: https://www.ternioggi.it/terni-citta-avvelenata-inquinamento-e-record-di-tumori-centinaia-di-morti-inchiesta-di-terni-oggi

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  • Paolo Collodi

    Possono i rifondaroli ed i 5stellini superare i vendoliani ternani in “ecologia”? No. Almeno fino a quando Sel continuerà a risparmiare sulla carta dei comunicati stampa su inceneritore e smog.