Sparò al figlio nel corso di lite per gestione di un residence: imprenditore ternano condannato a 5 anni

0

giancarlo-tonelliIl tribunale di Grosseto ha condannato a cinque anni di reclusione Giancarlo Tonelli, l’uomo che il 19 luglio 2008 sparò cinque colpi di pistola ferendo il figlio Carlo (all’epoca 36enne) davanti al residence Sole Maremma di Castiglion della Pescaia (Grosseto). L’episodio avvenne dopo una lite sulla gestione della struttura turistica, che era affidata ad un altro figlio di Giancarlo. L’imprenditore, originario di Terni e all’epoca 74enne, secondo i giudici non voleva uccidere: così, indagato per tentato omicidio, è stato poi condannato per lesioni aggravate.

I giudici hanno derubricato il capo di imputazione, anche alla luce di quanto emerso dalla perizia balistica in base alla quale dal corpo del figlio sarebbero stati estratti soltanto dei frammenti di proiettile, che lo avrebbero ferito di ‘rimbalzo’. Secondo la ricostruzione processuale, la breve colluttazione che seguì la lite favorì lo sparo; il colpo che poi ferì il figlio alla gamba sinistra sarebbe partito accidentalmente.

E’ stata quindi sposata la tesi della difesa secondo la quale l’imprenditore sparò due primi colpi a terra per dissuadere Carlo dai suoi propositi aggressivi poi nel corso della colluttazione tra i due, partirono altri tre colpi e uno di questi ferì il figlio.

CONDIVIDI